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Elezioni Bologna 2021

Primarie Lepore-Conti, Forza Italia: "Abile stratagemma per intercettare l'elettorato moderato"

A poche ore dai risultati si torna al dibattito politico con il centrodestra che non ha ancora sciolto le riserve sul candidato

Primarie andate e a poche ore dai risultati si torna al dibattito politico con botta e risposta tra le forze che hanno appoggiato Matteo Lepore, candidato sindaco, e il centrodestra che non ha ancora sciolto le riserve sul candidato. 

Aimi, FI: "Le sue immediate dichiarazioni di apertura ai grillini in caso di elezione a sindaco, sono la prova evidente dello spostamento dell'asse politico del Pd verso la sinistra estrema"

"La vittoria di Matteo Lepore alle primarie della sinistra, e le sue immediate dichiarazioni di apertura ai grillini in caso di elezione a sindaco, sono la prova evidente dello spostamento dell'asse politico del Pd verso la sinistra estrema - commenta il senatore di Forza Italia Enrico Aimi, coordinatore regionale degli azzurri - qualcuno a Bologna si era illuso di una possibile vittoria della Conti. A Bologna il centro politico è orfano di prospettive. La miscela di teorie populiste e pauperiste in salsa bolognese di Matteo Lepore rischia di essere indigesta a quella parte di elettorato che vorrebbe un rilancio serio e concreto della città, sia sotto il profilo economico che della sicurezza". Dunque, insiste il coordinatore FI, "prima di trasformare Bologna in un centro sociale a cielo aperto, in una grande Casa del Popolo, è doveroso offrire, da parte di un centrodestra responsabile e allargato, una alternativa di città e di voto per tutti coloro che sanno che non è scritto nelle stelle che Bologna debba ancora una volta tingersi di rosso antico".

Castaldini, Forza Italia: "Isabella Conti, ora andrà a far parte di una Giunta sempre più schiacciata a sinistra"

"Finalmente è stato svelato il trucco del Pd - afferma la consigliera regionale di Forza Italia, Valentina Castaldini, ai microfoni della Tgr - hanno fatto finta di imbarcare un candidato moderato, come Isabella Conti, che ora andrà a far parte di una Giunta sempre più schiacciata a sinistra. Adesso il nostro compito è andare a raccogliere chi aveva fiducia in lei, perchè i veri moderati non sono sicuramente in quella casa". Secondo Castaldini, dunque, adesso "inizia davvero la partita per le amministrative di Bologna. Fin qui c'è stata una triste melina tra Matteo Lepore e Isabella Conti. Il risultato delle primarie di ieri non ha fatto altro che svelare il loro abile stratagemma: far finta di porsi come antagonisti, restando però candidati entrambi di sinistra, per intercettare quell'elettorato moderato che con molta probabilità non voterà mai una coalizione di sinistra a ottobre". Per questo, ribadisce l'esponente FI su Facebook, "ora tocca a noi, e inizieremo andando a riprendere la fiducia in chi si è fidato di Isabella Conti in quest'ultimo mese e mezzo. Era una partita già vinta a tavolino, decidendo i ruoli in caso di una futura Giunta. Hanno solo fatto finta di giocare".

Con la vittoria di Matteo Lepore alle primarie del centrosinistra a Bologna "almeno si è fatta chiarezza. La parte di Bologna che cerca la continuità amministrativa ha trovato il suo candidato". A dirlo è Fabio Battistini, candidato sindaco civico vicino al centrodestra, che commenta così l'esito del voto di ieri ai gazebo. "Noi, che rappresentiamo la discontinuità, l'alternativa e la Bologna che ambisce al cambiamento siamo in campo già da mesi e ora siamo pronti per confrontarci", aggiunge Battistini.

Cangini, Forza Italia: "Le primarie Pd ufficializzano quel che Coop e partito avevano deciso cinque anni fa"

Critico anche Andrea Cangini, parlamentare di Forza Italia e nella rosa (fino alla settimana scorsa) dei papabili candidati sindaco del centrodestra a Bologna. "Mai una sorpresa - commenta l'azzurro - le primarie Pd ufficializzano quel che Coop e partito avevano deciso cinque anni fa: il prossimo candidato sindaco di Bologna sarà Matteo Lepore, assessore da un decennio. Il futuro della città affidato alla forza di inerzia di un sistema di potere vecchio, preoccupato solo di replicare se stesso".
Il risultato delle primarie del centrosinistra a Bologna "è preoccupante", anche perchè il vincitore Matteo Lepore "è già costretto a promettere posti in Giunta ai 5 stelle". A dirlo è il senatore leghista Andrea Ostellari, commissario del Carroccio in Emilia, commentando l'esito del voto di ieri ai gazebo. "Lepore festeggia dicendo che Bologna avrà un sindaco di sinistra?- polemizza Ostellari- sarebbe da chiedergli di quale sinistra parla: quella delle tasse e delle chiusure, quella nemica di esercenti e partite Iva, quella che non vuole vedere i crimini commessi dagli immigrati? Purtroppo temo di sì". Per questo, afferma il commissario del Carroccio, "il nostro impegno sarà ancora maggiore. E in questi mesi la Lega farà di tutto perché a vincere sia il progetto di una Bologna migliore: più libera, più sicura, più vicina ai bisogni veri delle famiglie. Il centrodestra marcia compatto. Ad avere problemi è proprio Lepore, già costretto a promettere posti in Giunta ai 5 stelle", chiosa Ostellari.

Bignami, Fratelli D'Italia: "Lepore è il rappresentante di quella nomenclatura che trova in lui un continuismo garante della preservazione di sé stessi"


"L'esito delle primarie dimostra quello che era già sotto gli occhi di tutti: Matteo Lepore è un candidato divisivo incapace di unire anche il suo stesso partito, nonostante la mobilitazione totale di ex presidenti del Consiglio, capi partito, presidenti di Regione, deputati, senatori, mondi che hanno ricevuto da lui tutto e preoccupati di schiacciare una persona che aveva osato proporre qualche timido e insufficiente cambiamento alla logica di apparato che opprime Bologna da decenni". Lo dichiara Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d'Italia, che conitnua: "Lepore è il rappresentante di quella nomenclatura che trova in lui un continuismo garante della preservazione di sé stessi, indifferente alle urgenze che la nostra città deve affrontare. Nessuna proposta credibile, nessun progetto concreto, nessun elemento di novità. Ne d'altronde potevamo attenderci altro da chi governa questa cittàda lustri senza aver mai fatto nulla di concreto per Bologna. L'unica preoccupazione di Lepore e dell'apparato che rappresenta è di escludere chiunque possa portare energie nuove e veri progetti di cambiamento, preoccupati come sono di perdere le loro meschine rendite di posizione con cui incrostano Bologna da decenni. Serve fare un passo avanti, superando logiche autoreferenziali e asfittiche utili solo a chi le alimenta. Servono progetti reali, proposte serie, programmi capaci di creare la Bologna del futuro. Fratelli d'Italia si è impegnata in questi mesi nella elaborazione e presentazione alla città di questi progetti, alimentando un confronto continuo con le energie sane e positive della Città e con cui si sono migliorate sempre più queste proposte che dovranno essere condivise da chi vorrà fare questo percorso ci noi. A questo guarda il Centrodestra confidando che tutti coloro che non si riconoscono nella logica ieologica e di scontro divisivo alimentata da Lepore siano disposte a compiere quel passo avanti per dare speranza al futuro di Bologna", conclude.

Azione: "E' un vino giovane. Di colore rosso rubino. Strutturato, un pò torbido, dalle sfumature giallognole"

La vittoria alle primarie di Matteo Lepore, da oggi candidato sindaco di Bologna per il centrosinistra? "E' un vino giovane. Di colore rosso rubino. Strutturato, un pò torbido, dalle sfumature giallognole". Azione, il partito di Carlo Calenda, sceglie una prolungata metafora enologica per commentare l'esito dei gazebo. Alla costituzione del tavolo del centrosinistra, Azione decise di non aderire alle primarie riservandosi di sostenere Isabella Conti (Iv) in caso di sua vittoria. E ora che "la bottiglia delle primarie del centrosinistra è stata finalmente stappata", i calendiani bolognesi parlano su Facebook di un vino "legnoso all'olfatto. Acidulo al gusto. Roteando il calice si noterà la formazione di numerosi archetti, il 40% dei quali colerà in forma di lacrime", ovvero il risultato raccolto da Conti. Un vino che mantiene la denominazione "indicazione geografica tipica", aggiunge Azione. Un vino, infine, che "si distingue per l'etichetta a cinque stelle" e che "va lasciato decantare a lungo". (dire)

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