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Elezioni Bologna 2021 Navile

Voti nei quartieri. Mazzoni verso la presidenza del Navile: "Immagino un parco fluviale e una città metropolitana equa"

L'INTERVISTA. Tra le donne dem la più votata in assoluto, con 1.398 preferenze in circoscrizione, la consigliera uscente immagina così il suo quartiere

In assoluto la donna dem più votata a Bologna con quasi 1.400 preferenze, Federica Mazzoni, consigliera comunale uscente del Pd, sarà la nuova presidente del quartiere dove è nata e cresciuta: il Navile. Qui il Centro Sinistra il 3 e 4 ottobre ha ottenuto oltre 13mila voti, pari al 55,88% delle preferenze totali.

Vicinissima al sindaco neo eletto, Matteo Lepore, Mazzoni ha deciso di candidarsi a presidente di quartiere per essere il più vicino possibile alle persone. "Voglio occuparmi del Navile per renderlo sempre di più il cuore di Bologna, niente affatto periferia della città".

Un commento sul risultato elettorale

"È una vittoria schiacciante che ci rende molto felici. Non è stato sempre facile, come abbiamo visto, l'ultimo anno e mezzo, però avevamo la determinazione e la volontà di costruire una nuova sinistra e la gioia più grande è che ora abbiamo creato le condizioni per poterlo fare perché abbiamo formato una coalizione larga e chiara. Non si tratta infatti di un'ammucchiata fatta ad hoc per vincere, quello che vediamo oggi è il risultato di un progetto politico consapevole: fondare una nuova sinistra con l'ambizione, magari, che possa diventare un progetto nazionale, perché no. La vera politica del resto parte dai territori, con la conoscenza dei veri problemi delle persone. I progetti più interessanti sono sempre partiti dalle città".

Le prime cose che farà da presidente

"Innanzitutto ringrazio Daniele Ara, in questi dieci anni ha fatto un lavoro eccezionale in quartiere. Sono diversi i temi che vorrei subito trattare, primo tra tutti quello dell'inquinamento acustico dovuto al sorvolo degli aerei. Mi metterò al lavoro per capire come migliorare e arrivare magari ad un nuovo accordo con l'aeroporto; è un problema complesso ma bisogna fare di tutto per massimizzare i decolli e anche gli atterraggi dal lato Bargellino-Calderara, per esempio. Altri temi: dobbiamo occuparci di anziani e adolescenti. Nel nostro quartiere c'è il più alto tasso delle due categorie, sarà prioritario occuparci di loro con nuove politiche sociosanitarie. Prenderci cura delle nuove generazioni offrendo loro spazi e tempo libero con progetti dedicati, anche con un'autogestione per esempio, penso debba essere un obiettivo universalistico, non soltanto un impegno per le fasce più deboli".

"Poi, sicurezza. Non ho paura di parlarne. Dobbiamo fare in modo che la città sia sicura rispetto allo spazio pubblico che è dei cittadini, nei limiti delle competenze di ognuno, s'intende. Per quello che compete il comune, e quindi il quartiere, penso ad un lavoro di comunità per restituire gli spazi, fisicamente, alle persone. Non penso solo ad eventi culturali e socialità, ma anche ad una nuova vivibilità e arredi urbani anche pensati per i bambini. Per quel che riguarda lo spaccio, da parte mia mi auguro che il tema delle dipendenze sia trattato come un fenomeno sociale e sanitario: più unità di strada, più riduzione del danno. Quello delle droghe è un fenomeno che va affrontato un po' più nel profondo, la retorica moralista non porta da nessuna parte". 

Come immagina il quartiere a lungo termine, in che direzione vuole andare?

"Se penso ad un'immagine è quella di un parco fluviale lungo il Navile. È un patrimonio culturale, paesaggistico e naturalistico, che va valorizzato, unendo anche la ciclovia Bologna-Ferrara senza perdere mai di vista la sfida più importante che ci aspetta nei prossimi anni: quella della transizione ecologica. Del mio quartiere, il Navile, amo e conosco profondamente le radici storiche: penso che il retroterra culturale dei luoghi sia molto importante e conosco bene le spinte di fermento e stimolo, talvolta anche antagoniste, che in passato ci sono state (parliamo dello sgombero di Xm24 ndr) sarò molto attenta ad ascoltare tutto ciò che arriverà dai quartieri e in particolare della Bolognina, prestando orecchio ai vari gruppi. Non penso che la politica debba decidere tutto dall'alto, anzi: una buona politica è rispettosa di ciò che emerge, preserva il senso di comunità". 

In attesa della giunta metropolitana, il sindaco ha già detto che le municipalità saranno ancora più centrali. Cosa ne pensa?

"Penso che il sindaco Lepore faccia benissimo perché quello che a Bologna dobbiamo fare nei prossimi anni è esattamente costruire la città metropolitana con un milione di abitanti. Il Navile infatti non è periferia ma centro di Bologna metropolitana e, quindi, credo sia proprio la strada che allargherà in termini di opportunità e di risorse la nostra comunità. Facciamo tutti parte di una città che ancora non ha una strategia su scala metropolitana, penso dunque che i quartieri assumeranno un peso ancora più importante in questo senso proprio perché davvero vicini alle persone". 

Chi è Federica Mazzoni, la presidente del quartiere Navile

Nata a Bologna, al Navile, nel 1986, Federica Mazzoni è consigliera comunale uscente e presidente della Commissione scuola, cultura e giovani. Lavora in Ausl, nell'ambito della sanità pubblica.

Diplomata al Liceo classico Minghetti, nel 2010 si laurea in Comunicazione Pubblica e Sociale con una tesi su un progetto dell’Ausl di Bologna, grazie al quale sono state coinvolte donne migranti con l’obiettivo di promuoverne l’accesso ai servizi socio sanitari. Si è specializzata con un master in Analisi e valutazione delle politiche pubbliche presso l’Università di Torino.

Le prime esperienze formative nel mondo del lavoro sono state presso il Laboratorio dei Cittadini per la salute dell’Ausl di Bologna e il Difensore Civico della Regione Emilia-Romagna.

La passione dell’impegno politico in associazioni e in gruppi informali è iniziata ai tempi del liceo ed è continuata grazie all’A.N.P.I. e al Centro delle Donne di Bologna, passando per l’esperienza nazionale di Se Non Ora Quando? di cui è tra le promotrici del comitato bolognese, fino alla fondazione del collettivo RosaRosae con l’intento di far emergere il punto di vista delle donne più giovani e precarie.

Iscritta al Partito Democratico, entra in contatto con la preziosa esperienza della militanza nei circoli, poi con la Conferenza delle Donne del quartiere Navile di Bologna, di cui è stata Coordinatrice territoriale. Nel 2012 è eletta Coordinatrice della Conferenza Donne PD di Bologna.

Lavora presso l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, nello staff della Commissione per la Parità e Diritti delle Persone, dove ha contribuito all’elaborazione della Legge Quadro per la Parità e contro le discriminazioni di genere, prima e unica in Italia ad affrontare in maniera strutturale e trasversale tutte le politiche pubbliche in un’ottica di genere.Eletta al Consiglio comunale di Bologna (mandato 2016- 2021) è inoltre designata come Presidente Commissione Istruzione, cultura, giovani, comunicazione.

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