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Elezioni, Mattia Santori: "Mi candido io e non il leader delle Sardine. Una persona comune, un cittadino"

Santori correrà alle comunali nella lista del Pd. Accompagnato dal segretario Luigi Tosiani, ha presentato il suo progetto per Bologna: "La mia non sarà una campagna elettorale moderata: siamo a una svolta"

"Chi si candida non è il leader delle Sardine, ma Mattia Santori. Anzi, Mattia". Con questa premessa diventa così davvero ufficiale la corsa alle amministrative insieme al Partito Democratico, come evidente dalla partecipazione alla conferenza stampa di questa mattina del segretario provinciale del PD di Bologna Luigi Tosiani. Insieme a loro anche Nunzia Vannuccini, co-fondatrice di L'Altro Spazio, luogo scelto per la presentazione perchè simbolo dell'inclusività. Inclusivo come il PD descritto da Luigi Tosiani, che esce dalle primarie "allargato", con una cornice del centrosinistra che solo poco tempo prima pareva impossibile. 

"Ho fatto il rider quando ancora ci chiamavano portapizze, il casellante, il baby-sitter. Mi sono laureato in economia e sono presidente di due associazioni. Quello che ho me lo sono sudato e il movimento delle Sardine non è altro che l'applicazione di un pensiero. Sono una persona comune e un cittadino come gli altri - ha spiegato il rappresentante nazionale del movimento delle 6000 Sardine - C’è stato un grande fraintendimento. Perché tutti vanno in giro a raccontare che a candidarsi è il leader di un movimento politico, che a scendere in campo è 'quello delle sardine'. Invece devo deludervi, perché a candidarsi sono io". 

Perchè di candida Mattia Santori? I motivi sono tre, così come lui stesso schematizza: "Credo nella politica. Credo nella forza dell’esempio. Credo nel laboratorio politico lanciato da Matteo Lepore. Ci hanno convinti che la politica la possono fare solo i già potenti e gli arrivati, ma non è così. Credo nella politica dopo aver studiato Zanardi, letto Gramsci, ascoltato i discorsi di Berlinguer e poi in questi due anni ho conosciuto persone come Sandro Ruotolo, Luisa Morgantini, Gianfranco Pagliarulo, Nicola Zingaretti...Oggi la politica fa paura, chi la fa dal basso teme di entrare nella melma, di infangarsi. Lo vedo nel timore dei miei amici, nella titubanza delle giovani Sardine. Ma se vogliamo che la politica si rinnovi e si rigeneri abbiamo bisogno di forze nuove".

"La piazza delle Sardine (piazza Maggiore ndr) ci ha dato il coraggio di tornare fra la gente. Anche grazie a loro abbiamo capito che il fuoco non si era spento - le parole di Luigi Tosiani, seduto al fianco di Santori - e oggi siamo qui dopo la bellissima esperienza delle primarie, che ci hanno restituito un centrosinistra largo e inclusivo. Mattia non sarà l'unica figura civica di queste nostre elezioni e se il civismo non trova spazio nel PD, allora non è il PD. La sua candidatura (che fa anche discutere, ma questo è un segnale importante) valorizza e qualifica la lista. L'obiettivo più importante resta quello di eleggere Matteo Lepore". 

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E a proposito di Lepore: "Quando sono nate le Sardine sono state due le persone che subito hanno compreso, sostenuto e accompagnato la portata del processo che avevamo generato: Matteo Lepore e Elly Schlein, che ho sostenuto alle regionali. Io stesso non ho risparmiato critiche al PD, sia locale che nazionale, ma per me il concetto di lealtà e di unità è sacro. Parlando di Bologna, la mia non sarà una campagna elettorale moderata: siamo a una svolta e i prossimi cinque anni saranno cinque anni scomodi. Cambieremo radicalmente il modo in cui ci spostiamo, il modo in cui parcheggiamo le automobili, il modo in cui fruiamo degli spazi verdi e gestiamo i beni pubblici, il modo in cui insegniamo educazione civica, in cui progettiamo la nostra città a misura di bambini".

"La socialità sarà il fulcro della mia attività politica perché dalla socialità nascono le relazioni e dalle relazioni nasce l’apprendimento, nasce la solidarietà, nasce l’inclusione, nascono le comunità" - Mattia Santori

Una Bologna più accessibile: si può fare meglio, si punta al 'bollino blu'

"Un altro aspetto riguarderà la rimozione di tutti gli ostacoli, fisici, sociali ed economici che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti all'organizzazione politica, economica e sociale della comunità. Marco Lombardo ha intrapreso un prezioso percorso per rendere Bologna città accessibile, quel percorso va concretizzato e raddoppiato, puntando a renderci il primo capoluogo d’Italia 'città blu', ossia una città che favorisce l’integrazione e l’ambientamento dei bambini e degli adulti che soffrono di disturbi legati allo spettro autistico o di altre patologie neuropsichiatriche" spiega ancora Santori leggendo lo schema che tiene in mano per illustrare le sue priorità. Ci sono poi il turismo e lo sport: "Il primo da controllare, il secondo da portare ovunque in quanto motore motore fondamentale di socialità e di benessere in un periodo in cui il tasso di sedentarietà è tornato ad essere alto". 

"Da Bologna è cominciata la riscossa e l'energia non ci manca" - Mattia Santori 

Non solo Santori, altre Sardine candidate in altre città

Santori annuncia che non sarà il solo a partecipare alle amministrative d'autunno: "Sulla pagina delle 6000 Sardine pubblicheremo le candidature dirette e indirette. Sicure su Torino e Latina, stiamo lavorando su Roma, Milano e Trieste. Sono tutti di età sotto i 40 anni e non hanno alle spalle alcuna candidatura in politica. E fra i giovani del movimento sono sicuro che ci sono dei capaci politici del futuro".  

Elezioni comunali, ci sono anche le Sardine: Mattia Santori si candida con il PD 

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