Il commiato di Merola alla festa Pd: "Tremo per quello che aspetta il prossimo sindaco"
Il sindaco uscente di Bologna e la sua ultima intervista da primo cittadino alla Festa dell'Unità
"In questi dieci anni la città è cambiata bene e in meglio". Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, inizia così la sua ultima intervista da primo cittadino alla Festa dell'Unità: "Dieci anni di buona amministrazione", certifica il Pd scegliendo questo titolo per il colloquio di bilancio sul doppio mandato di Merola.
Tra i risultati, il sindaco uscente cita subito T-Days, bike sharing e tangenziale della bicicletta, rivendicando poi gli investimenti sui servizi sociali, la scuola e la casa. Tutto questo grazie ad un "bilancio direi unico in Italia, perchè abbiamo ridotto grandemente il debito, aumentato gli investimenti, diminuito le tasse per i cittadini" e contestualmente "siamo riusciti anche a non aumentare quasi mai le tariffe", sottolinea Merola, richiamando poi i traguardi raggiunti sul fronte del turismo e dell'insediamento di nuove imprese ("a cominciare dalla Philip Morris").
Merola ribadisce poi la propria soddisfazione per aver sciolto diversi nodi sul fronte mobilità e cita, in particolare, la gara avviata per la prima linea di tram. "Siamo riusciti a dare ai bolognesi più Bologna da vivere", afferma il primo cittadino: una città "che evita di favorire la contrapposizione tra chi è per i diritti civili e chi è per i diritti sociali". Merola ripesca poi l'auto-definizione di "sindaco mediano", che "non mi pare una definizione da assimilare a mediocre". E per il futuro? "Tremo per quello che aspetta il prossimo sindaco per le questioni che abbiamo di fronte", afferma il primo cittadino citando in particolare l'invecchiamento demografico della città.