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Elezioni Politiche 2013

Elezioni Politiche 2013: urne chiuse, alle 22 ha votato il 65% dei bolognesi

Chiusura dei seggi della prima giornata di voto. I dati dell'affluenza a Bologna alle ore 22. I seguenti verranno elaborati domani alle ore 15

Chiusi alle 22 di ieri i seggi per  la prima giornata di voto, oggi  c'è tempo fino alle ore 15. A Bologna, alle ore 22 hanno votato 187.322 elettori, pari il 65,32% su tutte le 446 sezioni, contro il 71,75% alla stessa ora del 2008.

Alle ore 19 si erano recati a votare 170.296 elettori, pari al 60,80% su tutte le 446 sezioni, contro il 59,95% alla stessa ora del 2008.

Alle ore 12 avevano votato 65.516 elettori, pari al 22,73% su tutte le 446 sezioni, contro il 23,50% delle precedenti politiche del 2008.

CALO DELL'AFFLUSSO, MA L'EMILIA ROMAGNA RESTA IN CIMA ALLA CLASSIFICA. Cala anche in Emilia-Romagna l'affluenza alle urne (-5,4% ieri sera alle 22), nonostante Bologna e dintorni si confermino, secondo tradizione, la regione dove, in Italia, si vota di gran lunga di più. Il dato di ieri sera era del 65,05%, contro il 70,44% del 2008, ma comunque dieci punti sopra la media nazionale. Diverse province si sono contese la palma della più 'affezionata', alla fine l'ha spuntata Reggio Emilia che con il 67,16% ha battuto, di qualche decimale Ravenna, Bologna (che era in testa alle 19) e Ferrara. E' il Comune di Sala Bolognese (73,79%) quello, invece, nel quale si è votato di più. L'Emilia-Romagna è anche patria di uno dei principali candidati alla premiership: a Bettola, il paese dell'Appennino piacentino dove è nato Pier Luigi Bersani, c'é un'attesa particolare per l'esito del voto. Ma Bologna e le sue province sono anche una roccaforte del Movimento 5 Stelle: è qui che ha lanciato il primo 'V Day', è qui che ha mietuto i primi successi elettorali, ma è qui anche che sono scoppiati i primi contrasti interni fra i militanti.

IL VOTO DEL 2008. L'Emilia Romagna sempre tra le regioni con maggiore affluenza, nelle ultime Politiche votò l'86,1% della popolazione. Alle 19 ha votato il 58,74% della popolazione, contro il 58,10% delle precedenti elezioni politiche. Alle 22 ha votato il 63,50% contro il 69,92% alla stessa ora del 2008.

ITALIA. Dati in calo in Italia, anche a causa del maltempo: dati parziali, alle ore 22 ha votatro il 52,63% degli italiani (8.078 comuni su 8.092), contro il 60,96% delle ultime politiche alla stessa ora. In controtendenza il voto nelle regioni che eleggeranno il Governatore. Dalle prime analisi di Termometro Politico, si rileverebbe un'affluenza maggiore nelle zone che in passato avevano prevalenza del voto per il centrosinistra, viceversa alcune roccaforti del centrodestra sembrano avere affluenza minore.

VOLO DA PALERMO. A causa della neve, forse non riusciranno a votare 150 passeggeri diretti a Bologna con un volo Ryanair che sarebbe dovuto partire ieri da Palermo.

NEVE. Piccolo disagio ieri mattina ad un seggio in via Nadalini: a causa di alcuni rami pericolanti, finiti per la neve su cavi elettrici, all'apertura il seggio è rimasto chiuso per circa un'ora. Poi, dopo l'intervento dei vigili del fuoco, la situazione si è risolta e gli elettori hanno cominciato ad entrare nella scuola San Domenico Savio.

I BIG AL VOTO. Hanno votato ieri Giorgio Napolitano e la moglie Clio, Pierluigi Bersani e famiglia, Mario Monti, Roberto Maroni e Silvio Berlusconi, fortemente contestato a Milano. Forse Beppe Grillo al voto domani, mentre i militanti in rete mettono in guardia contro il pericolo brogli con l'invito a verificare che la matita sia davvero copiativa e gli "ex" come Federica Salsi non rivelano il voto.

Espresse le preferenze anche dal Sindaco Virginio Merola e da Romano Prodi: "Quando si va a votare non si deve dire assolutamente niente. Si va a votare volentieri, qui é venuta una bella giornata, cosa volete di più", così l'ex presidente del Consiglio al seggio in via Castiglione. Prima di votare, Prodi ha parlato delle condizioni meteo: "c'é un sole quasi primaverile - ha detto - dicono non sia la stessa cosa al nord, ma qui a Bologna va bene". Nessun pronostico sull'affluenza: "non lo so, almeno però abbiamo meno impedimenti fisici di quelli che pensavamo". Uscendo dal liceo dove ha sede il seggio un cittadino, incrociando Prodi, ha detto "cambiamo questa Italia, siamo vecchi" all'indirizzo dell'ex premier, che non ha replicato.

UFFICI ELETTORALI. Ufficio Elettorale - Via Don Minzoni, 10/2, telefono: 051 2194222 - 4225 - 4227 - 4233 - 4245. Da lunedì 18 a venerdì 22 febbraio dalle 8.30 alle 19 - sabato 23 febbraio dalle 8.30 alle 20 - domenica 24 febbraio dalle 8 alle 22 - lunedì 25 febbbraio dalle 7 alle 15. Ufficio documenti personali - Via Don Minzoni, 8, sabato 23 febbraio dalle 8 alle 20 - domenica 24 febbraio dalle 8 alle 22 - lunedì 25 febbraio dalle 8 alle 15.

CENTRO STORICO. Sirio, verrà spento spento domenica 24 febbraio in occasione delle Elezioni politiche. Confermati i T-days.

NAVETTA. Per servire le sedi di seggio attive presso l'Istituto Rosa Luxemburg, TPER ha istituito la navetta di collegamento 941 (Istituto Rosa Luxemburg - Noce - Pescarola), in servizio domenica, dalle ore 8 alle 20, e lunedì, dalle ore 7 alle 15, con corse ogni 30 minuti. Per accedere alla navetta 941 sono validi i normali titoli di viaggio per l'area urbana di Bologna. Le fermate utili, effettuate a richiesta sul percorso, sono le seguenti: Dopo il capolinea Noce, in direzione R. Luxemburg: via Zanardi (fermate "Centro Prove Autoveicoli", "Traghetto", "Borre", "C.S. Pescarola") - via Agucchi (fermate "Agucchi", "Varanini", "Bertalia") - "ITC R.Luxemburg". Sul percorso di ritorno: "ITC R.Luxemburg" - via Zanardi (fermate "Oca" e "Zanardi") - via Selva di Pescarola (fermate ai num. civ. 3 - 19/c - 33 - 56/64) - via Zanardi (fermate "C.S. Pescarola", "Borre", "Traghetto", "Centro Prove Autoveicoli", "Noce").

MODALITA' DI VOTO. Sia per l'elezione della Camera dei deputati (SCHEDA ROSA, 18 anni per andare alle urne) che per quella del Senato della Repubblica (SCHEDA GIALLA, 25 anni per votare) l'elettore esprime il voto tracciando un solo segno (una X o un semplice tratto) sul solo contrassegno della lista prescelta. Non è possibile manifestare "voto di preferenza"; la lista di candidati è, infatti, "bloccata", cioé i nominativi sono presentati in un ordine prestabilito al momento del deposito della lista stessa. Anche nel caso di liste collegate in coalizione, il segno va sempre posto sul solo contrassegno della lista che si vuole votare e non sull'intera coalizione. Se il segno dovesse invadere altri simboli, il voto si intende riferito al contrassegno su cui insiste la parte prevalente del segno stesso ed è dunque valido.

COMPOSIZIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI E DEL SENATO. Il numero dei deputati è di seicentotrenta, dodici dei quali eletti nella circoscrizione Estero. Il numero dei senatori elettivi è di trecentoquindici, sei dei quali eletti nella circoscrizione Estero. E' senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi èstato Presidente della Repubblica. Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.

ASSEGNAZIONE DEI SEGGI. Ai fini dell'elezione della Camera dei deputati, il territorio nazionale è suddiviso in 26 circoscrizioni, oltre alla Valle d'Aosta, che costituisce circoscrizione a sé ed elegge un solo deputato a maggioranza dei voti. Salvo i dodici assegnati alla circoscrizione Estero, il numero dei seggi spettante a ciascuna circoscrizione si ottiene dividendo la popolazione residente secondo i dati dell'ultimo censimento ufficiale per seicentodiciotto e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti. Il Senato della Repubblica è eletto su base regionale. Nessuna regione può avere un numero di senatori inferiore a sette; il Molise ne ha due, la Valle d'Aosta uno.

ELETTORATO ATTIVO. Votano per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica gli elettori che abbiano compiuto, rispettivamente, il diciottesimo e il venticinquesimo anno di età, entro il primo giorno della votazione.

ELETTORATO PASSIVO. Possono essere eletti alla carica di deputato e di senatore gli elettori che abbiano compiuto, rispettivamente, il venticinquesimo e il quarantesimo anno di età, entro il primo giorno delle elezioni. Lo scrutinio, che inizierà lunedì 25, subito dopo la chiusura delle urne, alle ore 15, partirà con il Senato e proseguirà con le schede relative alla Camera.

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