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Elezioni Politiche 2013

Giovanni Favia dice sì a Ingroia e si candida nella lista dell'ex Pm

Aveva promesso che avrebbe deciso oggi e la notizia è fresca: Giovanni Favia correrà alle politiche 2013 al fiano di Antonio Ingroia

"Nella vita alcune scelte non sono facili e chiedono tempo. Oggi terminal point, prometto" aveva twittato solo qualche ora fa Giovanni Favia, il "grillino" ribelle consigliere in Regione Emilia Romagna. Ma ora ecco la decisione definitiva: correrà alle primarie nella lista dell'ex pm come capolista alla Camera e la notizia sta facendo il giro del web. Gli ingroiani bolognesi però non lo vedono di buon occhio e scrivono una nota stampa in cui dicono: "Ma voi lo votereste uno così?" allegando l'immagine ben nota dell'ex grillino che riprende la scena del suicidio del Cev.

I PRIMI COMMENTI DI FAVIA: "CONTENTO E ORGOGLIOSO". Ho riflettuto a lungo e ho deciso di accettare", ha esordito Favia che ha raggiunto la stampa con oltre mezzora di ritardo sull'orario stabilito. "Ingroia è una persona che stimo ed ammiro per la sua eroica azione svolta all'interno della magistratura", ha quindi ringraziato l'ex pm, spiegando di "aver letto i dieci punti costitutivi di Rivoluzione Civile e li ho ritenuti in linea con le battaglie fino ad oggi svolte in nome e per conto dell'M5S". Favia non prenderà nessuna tessera: "Mi è stata garantita massima indipendenza sotto il profilo politico e nessun bisogno di tesserarmi a partiti o movimenti, cosa che non farò". Favia ha anche annunciato la creazione nei prossimi giorni di un portale internet "che permetterà alle persone di lavorare sui contenuti per l'attività parlamentare, partecipandovi secondo i principi della democrazia diretta".

Io posso specchiarmi nella mia coscienza. In questi anni, per il movimento, ho fatto sacrifici come pochi altri. Ne sono contento ed orgoglioso. Spero che il futuro possa permettere a questo paese di rialzare la testa, rendendoci orgogliosi di esserne cittadini. Io farò ancora la mia parte". E' il passaggio con cui Favia ha chiuso la sua dichiarazione nella quale annuncia il sì ad Antonio Ingroia, parole evidentemente riferite al suo passato nel Movimento Cinque Stelle. "Sono stato cacciato dal movimento che ho contribuito a costruire. Il mio è un percorso che nell'M5S si interrompe per via di una scelta arbitraria e irrazionale, ma la mia passione non si è spenta, né tanto meno la voglia di cambiare le cose", ha detto Favia, spiegando di aver "rinunciato ai vantaggi della politica: arricchimento economico e relativi privilegi in favore di un'opera di servizio civile e così farò se eletto". Quindi ha auspicato che in Parlamento al fianco dei 'grillini' "ci possa essere Rivoluzione Civile per rappresentare insieme quell'opposizione sociale e quella tutela di cui i cittadini italiani hanno bisogno". Cambiano, ha aggiunto, "mio malgrado i percorsi, non gli obiettivi e soprattutto non i principi".

MARCO TROTTA. "Il problema non è Favia. Il problema è la mancanza di democrazia". Così Marco Trotta, uno dei cinque firmatari di un appello bolognese a Ingroia che considera l'eventuale candidatura di Favia una 'grave forzatura', si distingue dagli attacchi all'ex M5S lanciati dai cosiddetti 'ingroiani' di Bologna, pur confermando le decisioni di base prese giorni fa nell'assemblea di Cambiare si Può, la formazione che appoggia Rivoluzione civile. Quell'assemblea candidò altre persone, non Favia. E l'appello giudica la sua eventuale candidatura "una grave forzatura nel percorso" e "delle regole democratiche e del tanto sbandierato concetto di partecipazione", chiedendo a Ingroia "una sua risposta nel merito". Trotta però non sposa gli attacchi a Favia e posta su Fb: "Giovanni Favia sta parlando in questi minuti della sua candidatura per la lista Rivoluzione Civile Bologna. Siccome sono tra quelli che pensa che in politica ci si deve assumere la responsabilità delle decisioni prese, soprattutto se frutto di discussione e partecipazione, insieme a Rudi, Margherita, Nino Pizzimenti, Sergio e Lorenzo (firmatari a vario titolo dell'appello Cambiare si Può) ho sottoscritto una lettera pubblicata su Il Manifesto.  Il problema non è Favia. Il problema è la mancanza di democrazia, trasparenza e credibilità. Gap che nessuna apertura alla società civile può colmare".

PD, DAVIDE DI NOI: "NON AVEVO DUBBI". Qui il commento di uno dei coordinatori del PD bolognese Davide Di Noi: "Non avevo dubbi che Favia si sarebbe candidato con Ingroia. Il rinnovamento del Movimento 5 Stelle non è altro che vecchia politica, sempre alla ricerca di posti. Per me rimane imperdonabile quella ripresa a Maurizio, non gliela perdonerò mai, perciò non vado oltre coi commenti.

LETTERA APERTA DI INGROIA A FAVIA. Ecco la lettera aperta scritta qualche giorno fa dall'ex Pm Antonio Ingroia a Giovanni Favia:

In merito alla notizia diffusa in questi giorni ed il susseguirsi di indiscrezioni di stampa, anche prive di fondamento, circa un interessamento della lista Rivoluzione Civile per la candidatura di Giovanni Favia, ci tengo a precisare quanto segue.

Non ho alcuna intenzione di fare campagne acquisti, non sarebbe nel mio stile, né tanto meno operazioni di mero tornaconto elettorale a danno di altre forze politiche a noi vicine.

E’ indubbio, come riconosciuto dallo stesso Grillo, che Favia sia un giovane e ottimo consigliere regionale, come è certo che, per motivi in merito ai quali non entro, le sue possibilità di continuare a fare politica dentro il Movimento 5 stelle gli siano state precluse.

Come Rivoluzione Civile crediamo nei valori della competenza, della pulizia morale e difendiamo i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica: vogliamo che vengano con noi in Parlamento persone capaci, meritevoli, che abbiano già dimostrato nel loro campo d’azione passione e determinazione.

Stiamo per chiudere le liste e il tempo degli indugi è finito, ci vuole il coraggio di un passo avanti; c’è infatti ancora tanto lavoro da fare e tanta strada da percorrere, guardare al passato non aiuta.

Spero quindi che Giovanni Favia accetti la candidatura, propostagli personalmente dal sottoscritto nei giorni scorsi.

Le sue battaglie, che ho avuto modo di conoscere, sul taglio dei costi della politica e degli sprechi nella pubblica amministrazione, sulla lotta contro le caste, sulla difesa dell’ambiente e la tutela del territorio dove gli inceneritori non sono la soluzione dei problemi, sono le benvenute all’ interno di Rivoluzione Civile, che in Parlamento su questi temi, vorrà dare durissima battaglia.

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