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Elezioni Politiche 2013

Pietro Grasso, ragazzo di sinistra: “Collaborazione con Grillo sulla legalità”

Alla Bolognina in veste di candidato PD, l'ex procuratore antimafia, rivela la sua anima di sinistra tenuta nascosta durante la carriera in magistratura

Pietro Grasso nella sede Pd della Bolognina, da dove il Pci si avviò, attraverso vari passaggi, a diventare Partito Democratico: "un luogo simbolico di svolta e di cambiamento da dove deve partire qualsiasi riforma", secondo Grasso che ha parlato della sua storia politica tenuta nascosta durante la sua carriera nella magistratura.

RAGAZZO DI SINISTRA. "Un magistrato, oltre che essere imparziale, deve apparire imparziale. Neppure mia moglie sapeva per chi votavo. Ora che sono candidato con il Pd, finalmente posso far venire fuori il mio animo di ragazzo di sinistra. Ho lasciato la magistratura e adesso mi sento come a casa". Pietro Grasso, candidato al Senato in Lazio, ha spiegato che il partito gli aveva chiesto un impegno soprattutto nelle regioni in bilico, Veneto, Lombardia, Campania e Sicilia, "ma ho detto che volevo venire anche qui. Non sono qui per acchiappare voti. E' una questione di affetto, finalmente lo posso manifestare".

COLLABORAZIONE CON M5S. Quasi in contemporanea con il comizio di Beppe Grillo in Piazza Maggiore, Grasso considera un’eventuale collaborazione con Grillo sulla lotta alla corruzione, all'evasione fiscale e ai privilegi della politica: “Penso quando saremo in Parlamento ci sono dei temi che non possono che essere comuni. Se io voglio colpire corrotti ed evasori, se voglio colpire il sistema della politica, se voglio abolire i privilegi della politica, su queste cose perché non possiamo essere d'accordo e trovare la forza e i numeri per portare avanti questi temi? Solamente i corrotti e i corruttori non vogliono queste norme. Gli altri non possono che essere d'accordo".

INFILTRAZIONI POST-TERREMOTO. “Una zona l'Emilia Romagna dove purtroppo ormai sono presenti le infiltrazioni della criminalità organizzata, quindi, bisogna continuare su questi tipo di controlli. L'unica cosa sono le indagini e poi un'attenzione da parte di cittadini e istituzioni". Così l'ex procuratore antimafia sulle infiltrazioni soprattutto nella ricostruzione. "Quando ero procuratore nazionale avevamo immediatamente dato il nostro apporto per cercare, dopo l'Aquila, di fare una  task force di controllo sulle ditte che partecipavano ai lavori post-terremoto. E devo dire che con la direzione distrettuale antimafia di Bologna si è avviato questo percorso. Qui in Emilia, siete stati molto più pronti, o almeno il presidente Errani è stato molto più pronto, ad aiutare tutti quei provvedimenti tra cui un organismo di controllo amministrativo che potesse raccordarsi anche con le forze di polizia giudiziaria e con la procura". Una menzione anche per il giornalista Giovanni Tizian, cui va il merito, per Grasso, di aver mostrato che “bisogna andare sempre più a fondo per cercare di trovare ditte che non corrispondono agli schemi legali".

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