Elezioni, i fuorisede che non possono votare: "A Bologna platea da 40mila studenti"
Gli studenti indipendenti di giurisprudenza riaccendono i fari sull'annoso tema
Domenica 25 settembre ci sono le elezioni "ma per molti il diritto di voto non è garantito". Per il collettivo Studenti indipendenti giurisprudenza "chi è fuorisede dovrà scegliere tra l’affrontare enormi costi o rinunciare a votare".
“In Italia secondo gli ultimi dati sono quasi 5 milioni le persone che studiano o lavorano fuorisede” dichiara Paolo Paparone, siciliano fuorisede e rappresentante degli studenti di Studenti Indipendenti Giurisprudenza “All’UniBo gli studenti fuorisede sono circa 40mila: non si tratta di una platea circoscritta a poche persone”.
“Siamo davanti ad un ostacolo economico che preclude un diritto fondamentale come quello di voto” continua Paolo “considerando poi che molte lezioni iniziano dal 19 settembre in poi, migliaia di persone solo a Bologna dovranno scegliere tra il partecipare alle attività didattiche o votare affrontando anche costi non indifferenti: penso a chi viene dal Sud o dalle isole”.
“Nell’attesa di una legge sul voto fuorisede, abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere che l’Università sospenda le attività didattiche, prima e dopo la data del 25 settembre” conclude Paolo “Queste richieste non sono un vezzo ma un’attuazione della Costituzione secondo cui 'È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale'”.