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Elezioni Regionali Emilia-Romagna

Elezioni regionali, dissenso 5 Stelle: 'La candidatura di Pattacini è contro le regole del Movimento'

Ancora richieste di chiarimento e qualche dissenso sulle candidature alle elezioni regionali all'interno del Movimento 5 Stelle. Questa volta è il gruppo di Monzuno a scrivere una "lettera aperta"

Dopo il caso di Andrea Defranceschi, espulso dal Movimento 5 Stelle a seguito della condanna della Corte dei Conti, ancora richieste di chiarimento e qualche dissenso sulle candidature alle elezioni regionali all'interno del Movimento 5 Stelle. Questa volta è il gruppo di Monzuno a "scrivere una lettera aperta a tutto il Movimento 5 stelle, con particolare attenzione ai nostri futuri portavoce impegnati nelle elezioni regionali Emilia Romagna".

Il 'casus belli' riguarda la candidatura alle elezioni regionali del giornalista Dario Pattacini: secondo i pentastellati di Monzuno, non sarebbero state rispettate le "regole per la candidabilità del Movimento".

“NON DOVRA’ ESSERE STATO CANDIDATO IN UNA LISTA CONTRO IL MOVIMENTO 5 STELLE”, recita la regola, e "come mostra la foto qui sopra (candidatura IDV - ndr)" scrivono "si evince chiaramente che era addirittura CANDIDATO COME POSSIBILE SINDACO (non certo un “appoggio esterno)".

Inoltre, aggiungono "la sentenza dell’Ordine dei giornalisti ha sospeso il Sig. Pattacini per la vicenda delle interviste a pagamento per 6 mesi , quindi di fatto è un condannato da parte dell’Ordine dei giornalisti, che sappiamo essere molto protettivo verso i giornalisti e sappiamo anche che ben poche volte l’Ordine è arrivato a sospensione e solo in casi di manifesta gravità. La sentenza della Corte dei Conti sulla vicenda dice chiaramente che risultano essere palesemente contra legem, in quanto l’ordinamento ha tipizzato, nella veste del messaggio politico autogestito, l’unica forma possibile di cessione a titolo oneroso di spazi di comunicazione politica sulle emittenti locali, escludendo e vietando la cessione a titolo oneroso di spazi di informazione, in quanto la stessa risulterebbe in evidente contrasto con i principi posti a tutela del pluralismo dell’informazione, primo fra tutti quello della parità di trattamento“.

CHAIRIMENTI. "Considerato tutti gli accadimenti intorno alla vicenda chiedo a tutti i futuri portavoce Emilia Romagna: Giulia Gibertoni, Piacenza: Gnecchi Silvana Lucia, Buzzini Roberta, Accordino Roberto, Vecchi Leonardo, Parma: Rossi Francesco, D’Alessandro Andrea, Minari Renzo, Chiara Maffucci, Patrizia Adorni, Reggio nell’Emilia: Sassi Gianluca, Cardelli Paola, Di monda Rosa, Todaro Fabrizio, Bohne Gina Lucia, Grizi Andrea, Modena: Gibertoni Giulia, Giovanardi Simone, Rebecchi Pier giorgio, Valmori Carlo, Ferrari Stefano, Natali Sabrina, Barbieri Federica, Bologna: Piccinini Silvia, Gamberini Raffaella, Zanarini Carla, Cristofori Giulio, Paolucci Nauel, Brugi Francesca, Fiorini Tania, Mazzoli Federico, Ancora Rosario, Diana Nunzio, Ferrara: Ventura Gabriella, Batistini Paola, Boggian Massimo, Cantale Silvio Alessandro, Ravenna: Orani Ilsa, Versari Simona, Piazza Daniele, Baldi Eugenio, Forlì: Rossi Anna, Mirto Damiana, Amadei Imerio, Bertani Andrea, Martini Davide, Rimini: Battistel Fausto, Sensoli Raffaella, Monti Stefano, Cipolletta Elena. Ed ai nostri più rappresentativi portavoce: Alessandro Di Battista – Luigi di Maio – Lo Staff e i garanti del Movimento e a tutti i nostri Parlamentari e senatori di spiegarci perchè questa candidatura è ancora effettiva e chiedo a Dalio Pattacini di fare un passo indietro e rimanere a dare il suo sostegno al movimento , ma solo come attivista".

Altra voce critica arriva a Bologna Today da parte di un attivista bolognese: "Facendo seguito al servizio di Ballarò dove si parlava di dissenso all’interno del Movimento, è emersa un anomalia che va in senso contrario all’articolo 5 del NON STATUTO  fondante il M5S" ovvero "ARTICOLO 5 – ADESIONE AL MOVIMENTO. L’adesione al MoVimento non prevede formalità maggiori rispetto alla registrazione a un normale sito Internet. Il MoVimento è aperto ai cittadini italiani maggiorenni che non facciano parte, all’atto della richiesta di adesione, di partiti politici o di associazioni aventi oggetto o finalità in contrasto con quelli sopra descritti. La richiesta di adesione al MoVimento verrà inoltrata tramite Internet; attraverso di essa, l’aspirante Socio provvederà a certificare di essere in possesso dei requisiti previsti al paragrafo precedente. Nella misura in cui ciò sia concesso, sulla scorta delle vigenti disposizioni di legge, sempre attraverso la Rete verrà portato a compimento l’iter di identificazione del richiedente, l’eventuale accettazione della sua richiesta e l’effettuazione delle relative comunicazioni .La partecipazione al MoVimento è individuale e personale e dura fino alla cancellazione dell’utente che potrà intervenire per volontà dello stesso o per mancanza o perdita dei requisiti di ammissione. La persona Candidata alle regionali per l'Emilia Romagna, Sig Pattacini, come si evince, non ha i requisiti per esserlo avendo nel passato partecipato come Candidato Sindaco in una lista civica".

Il militante "per amor di onestà" aggiunge: "Agli amici di Monzuno ricordo però che Germano Tonelli - candidato alle ultime amministrative di Monzuno - ha violato lui stesso l'art 5 del Non Statuto, poichè in passato si è presentato in altre liste e non solo: nel 2010 è stato anche accusato di aver sottratto un raccoglitore contenente una petizione, di circa 40 firme, con la quale si chiedeva le sue dimissioni, visto che l'anno prima, dopo le elezioni a Monzuno vinte dalla lista civica ‘Dimmi’ di Marco Mastacchi, tre consiglieri eletti della frazione di Vado, tra i quali Tonelli, lasciarono la maggioranza per costituire un gruppo indipendente. Fu così avviata una raccolta di firme che chiedeva le dimissioni dei consiglieri".

ACCUSA TONELLI DECADUTA. Bologna Today ha inoltre ricevuto alcune precisazioni in merito alle accuse a Tonelli, che in risposta al "militante" sottolineano: "si dimentica di dire che Germano Tonelli quando si è presentato con la lista civica Dimmi, ormai 6 anni fa, non vedeva tra le liste concorrenti il Movimento 5 stelle a Monzuno e quindi non infrangeva l'articolo , Pattaccini IDV invece aveva Favia con la lista civica Beppe Grillo.it, due situazioni completamente diverse". Riguardo all'accenno alla sottrazione del raccoglitore "è incompleto : il giudice sentenzio che il fatto non sussisteva (assolto) e che "se non vi fosse stato un contesto politico, la causa non sarebbe mai arrivata in giudizio". Germano Tonelli uscì dalla maggioranza non appena scoprì che tutte le promesse fatte dal sindaco erano solo elettorali e che non vi era nessuna intenzione di rispettare gli accordi, nonostante questo fece 5 anni di opposizione come mai si era visto a Monzuno, e vista la qualità del suo lavoro fu contattato dal Movimento per creare una realtà a Monzuno".

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