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Elezioni Regionali Emilia-Romagna Imola

Daniele Marchetti, neo-consigliere E-R della Lega: "Bisognerebbe rompere con il passato"

Eletto consigliere, il 28enne leghista spiega: "Ora sarà compito mio non disattendere le aspettative dei cittadini che mi hanno sostenuto"

Daniele Marchetti, 28 anni, segretario della Lega Nord di Imola con 1.621 voti alle Elezioni Regionali del 23 novembre 2014 ha raggiunto il quorum ed è entrato in Regione come consigliere: "Non credevo di raccogliere consensi anche al di fuori dell'area imolese e invece...Ora al lavoro per far capire alla gente che esiste una politica buona". QUI TUTTI I CONSIGLIERI ELETTI

Ecco l'intervista a Daniele Marchetti a un giorno dalla sua elezione:

Un commento a caldo sul dato di astensionismo e sulla ragione che secondo lei lo ha determinato. Si aspettavi di essere eletto?
Secondo me il dato di astensionismo è dovuto alla perdita di fiducia dei cittadini nella politica. Le spese pazze e altri scandali che vedono coinvolti diversi esponenti politici non fanno altro che allontanare i cittadini dalla politica, e questo è il risultato. Ora sarà compito di tutti gli eletti lavorare per il bene della comunità per far capire a tutti che esiste  anche una politica "buona" che troppo spesso viene oscurata dai fatti che leggiamo sui giornali.
Per quanto riguarda me, mi aspettavo un numero più basso di preferenze, non credendo di poter raccogliere consensi al di fuori del territorio imolese. Evidentemente il lavoro che ho portato avanti anche in altre zone della provincia durante questa campagna elettorale ha portato i suoi frutti. Ora sarà compito mio non disattendere le aspettative dei cittadini che mi hanno sostenuto.

Il balzo della Lega Nord: che cosa vi ha premiati e che cosa ha premiato lei, ora consigliere? Immagino l'impegno su Imola...
Sicuramente l'impegno sul territorio è stato determinante, ma dobbiamo dare atto ad Alan Fabbri e Matteo Salvini per l'impegno che hanno messo nel girare in lungo e in largo tutta la regione, spiegando ai cittadini le nostre proposte.

Alcuni (dopo le vicende al campo rom di Bologna) hanno accusato la Lega Nord di fare una 'campagna di odio': cosa pensa a riguardo?
Io non la definirei assolutamente una "campagna di odio". Controllare come vengono spesi i soldi dei cittadini, è un diritto di un politico e soprattutto un dovere. Viviamo in un momento in cui tantissime nostre famiglie faticano ad arrivare a fine mese e a garantire un tetto sulla testa ai propri figli, mentre le Istituzioni locali spendono ingenti somme di denaro pubblico in queste aree. Per noi tutto questo è inaccetabile, più che "campagna di odio" ci pare una "campagna di buon senso".

Ha 28 anni e abbassa la media di età dei consiglieri in Regione. L'anagrafica la avvicina alle problematiche di giovani e neolaureati, che si incentrano prevalentemente sul tema lavoro: cosa potrà fare in questo senso da consigliere? Quali le battaglie che intraprenderà in via Aldo Moro?
Innanzitutto ci tengo a dire che come Lega Nord, abbiamo la fortuna di avere inserito nell'Assemblea Regionale molti giovani. Ovviamente conosciamo tutti la realtà d'oggi dove i nostri coetanei (compreso noi) faticano a trovare una collocazione. Per garantire un futuro stabile alle nostre generazioni dobbiamo assolutamente mantenere vivo il tessuto economico del nostro territorio. La Regione potrebbe agire sull'aliquota IRAP prevedendo agovolazioni o addirittura esenzioni come ad esempio avviene in Lombardia per le attività avviate da giovani.

Il suo personale 'in bocca al lupo a Bonaccini'? Che raccomandazione gli farebbe? Cosa dovrebbe fare per 'cambiare davvero le cose'?
Sinceramente fatico ad immaginare che il neo Governatore Bonaccini possa prendere minimamente in considerazione qualche nostra proposta, ma noi ci proveremo. Bisognerebbe rompere totalmente con il passato iniziando a dare ad esempio la precedenza ai nostri cittadini nelle assegnazioni delle case popolari o degli aiuti economici.
Vorremmo vedere anche un aiuto concreto alla nostre attività e meno denaro destinato ad esempio ai campi rom.
Ulteriori risorse necessarie a dare una boccata di ossigeno al tessuto economico potrebbero essere ricavate da un taglio ai costi della politica regionale. Ci piacerebbe poi che la sanità emiliana romagnola venisse adeguata agli standard di quella lombardo-veneta dove molti nostri cittadini si dirigono per usufruire di un servizio migliore.

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