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Elezioni Regionali Emilia-Romagna

Regionali, candidatura del consigliere Barcelò appoggiata anche da Cécile Kyenge

I sostenitori della sua candidatura: "Barcelò ha sperimentato le difficoltà di chi vive come straniero sui nostri territori e si è impegnato nel non abbassare mai la guardia sulla difesa dei valori democratici"

Fra polemiche e colpi di scena, prima fra tutti la rinuncia di Matteo Richetti, le primarie per presentare il candidato di centrosinistra alla presidenza della Regione Emilia Romagna si avvicinano (la data è il 28 settembre 2014). Oltre a Balzani e Bonaccini, fra cui c'è stato un confronto venerdì scorso, ci sono anche altri passi avanti. E' il caso del consigliere comunale Leonardo Barcelò (dal 2004), che spiega in una VIDEO-INTERVISTA le ragioni di una candidatura sostenuta da diversi iscritti al Partito Democratico firmatari di un appello: "Una candidatura simbolica - dice Barcelò alle nostre videocamere - di una persona arrivata in Italia dall'estero, che mette in cima alla lista problematiche legate all'occupazione e all'immigrazione".

E alcuni degli iscritti ed elettori del Partito Democratico hanno scritto nero su bianco un appello per la candidatura di Leonardo Barcelò al Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna: "Per cambiare e migliorare le politiche regionali ci vogliono idee e azioni portate avanti da persone con sensibilità sociale, esperienza politica e credibilità nel territorio. Lavoro, integrazione, welfare ed efficienza dei servizi pubblici sono parole che hanno bisogno di persone che contribuiscano ad attuarle in costante dialogo con i cittadini. Per questo crediamo che l’impegno di chi da anni si batte per difendere e riconoscere i diritti sociali e politici di tutte le persone sia essenziale".

Secondo i suoi sostenitori, Leonardo Barcelò racchiude in sé queste caratteristiche. Da esule, sfuggito alla dittatura cilena perché rappresentante del governo di Salvador Allende "Barcelò ha sperimentato le difficoltà di chi vive come straniero sui nostri territori e si è impegnato nel non abbassare mai la guardia sulla difesa dei valori democratici - argomentano nell'appello - Ha saputo integrarsi in un tessuto sociale differente sia come insegnante di lingua spagnola all’università di Bologna che nel suo impegno politico per i diritti, in particolare degli ultimi. Pensiamo che la sua esperienza, la sua competenza e la sua disponibilità, sempre dimostrata con i cittadini, siano valide credenziali nell’individuare soluzioni efficaci, in particolare sul tema delle politiche d’integrazione e accoglienza dell’Emilia-Romagna. Le difficoltà economiche di questo periodo e la mancanza di lavoro hanno aumentato le disuguaglianze e con esse, a volte, la capacità e la volontà delle persone di dare aiuto e accoglienza a chi arriva da altre parti del mondo in cerca di opportunità o fuggendo da conflitti. C’è bisogno di potenziare le politiche di welfare per la formazione e il sostegno di chi è in cerca di occupazione o ha perso il lavoro. Senza dimenticare di rivolgere il proprio sguardo verso un territorio che ha mutato le sue caratteristiche e che oggi accoglie anche molti stranieri. Pur riconoscendo alla nostra regione il merito di essere sempre stata in prima fila nel garantire i diritti agli immigrati residenti, l’inserimento scolastico, l’integrazione sociale, vantando un primato rispetto alle altre regioni italiane, occorre cercare nuove soluzioni che comportino scelte coraggiose".

Leonardo Barcelò, come consigliere comunale di Bologna, ha affrontato con specifica sensibilità l’importante tema immigrazione/integrazione. Ha promosso iniziative volte a facilitare l’integrazione dei cittadini stranieri residenti e ha attuato interventi politici per una nuova legge sulla cittadinanza ai figli degli immigrati che nascono in Italia, partecipando attivamente alla campagna nazionale “L’Italia sono anch’io” promossa da 22 associazioni della società civile per il riconoscimento dello ius soli, dando così la possibilità a chi nasce sul nostro territorio di essere cittadino italiano.

"Per tutto ciò - prosegue la nota del ramo di PD bolognese che sostiene Barcelò - abbiamo apprezzato la scelta di Cécile Kyenge e del Forum immigrazione PD di Bologna di appoggiare la candidatura di Leonardo Barcelò. Pensiamo che la presenza di una persona stimata non solo nel partito, ma anche nel mondo dell’associazionismo, del volontariato, nel terzo settore, tra i cittadini italiani e stranieri, possa arricchire la qualità delle candidature e portare idee e valori che rappresentino tutti noi e tutto il PD. Chiediamo che Leonardo Barcelò venga candidato al Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna come espressione unitaria del Partito al di là di logiche di singole correnti e come portavoce della società civile che si riconosce in chi coerentemente si muove in difesa dei diritti universali anche nel quotidiano e nella ricerca di una società più equa e includente" .

I FIRMATARI DELL'APPELLO PER BARCELO'. Hanno firmato l'appello per la candidatura di Barcelò: Andrea Benetti, Abdellah El Hiba, Patrizia Dughero, Andrea Cocchi, Matilde Madrid, Carla Muzzioli Cocchi, Stefano Barbieri, Andrea Speranzoni, Josè Venancio, Jalal Dris, Fausto Viviani, Cècile Kyenge, Andrea Facchini, Roberto Morgantini, Faustin Akafack, Fausto Amelii, Raymon Dessi, Emanuele Yemane, Marianna Da Silva, Sara Zeghai, Viky Reyes, Malick Kaire, Mirela Canucci, Hoque Rubiol, Arianna Vacchetti, Siid Negash, Yudy Rosero, Luana Redaliè, Garbin Angelo, Rigato Vito, Simon Cuva, Mattana Paolo, Fabrizia Paulucci, Iannone Antonio, Rita Parisi, Elvira Segreto, Mirco Nicolini, Giulia Grazilli, Angelo Caprai, Lauria Francesca, Piero Narcisi, Franco Zucconi, Carmine Ingenito, Khaline Bouchaib, Alda Cavalli, Gaetano Soldano, Valentina Di Talia, Cristian Popescu, Carla Gatica, Federica Serra

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