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Elezioni Regionali Emilia-Romagna Via Aldo Moro

Regionali Emilia Romagna. Alleva, nuovo consigliere: "L'astensionismo? Uno sciopero contro Renzi"

Alleva è uno dei consiglieri eletti in Emilia Romagna: giuslavorista, era candidato con la lista "L'Altra Emilia Romagna" di Cristina Quintavalla. L'intervista post risultati

Piergiovanni Alleva è stato eletto con 1.315 voti consigliere in Regione per la lista L'Altra Emilia Romagna, che candidava alla presidenza Maria Cristina Quintavalla. In una breve intervista a poche ore dai risultati da una sua interpreatzione al dato di astenuti e promette che cercherà di focalizzarsi sulle problematiche relative al lavoro. TUTTI I CONSIGLIERI ELETTI ALLE REGIONALI 2014

Come commenta queste elezioni e il forte dato di astensionismo?

Il dato di astensionismo è un dato eclatante, soprattutto per una regione come la nostra, sempre prima della lista quando si trattava di partecipazione alla politica. Io una interpretazione gliel'ho data: lo vedo come uno sciopero contro il governo di Matteo Renzi. Quelli che hanno sempre votato il Partito Democratico e che questa volta non se la sentivano. In parte potrà essere per gli scandali e scandalucci che ci sono stati, ma in gran parte c'è da considerare il grande disagio sociale: quando noi parlavamo di crisi del lavoro anche in Emilia Romagna e di 300 mila disoccupati ci dicevano di essere allarmisti e invece...E cosa risponde Matteo Renzi? Risponde con il Jobs Act per rendere i lavoratori ricattabili e abbassare i salari sotto la minaccia della delocalizzazione.

Che ci dice invece del risultato raggiunto dalla Lega Nord?

Su questo dato cerco di consolarmi prendendolo come un travaso interno alla destra. La verità purtroppo è che prevalgono i sentimenti peggiori anche in un territorio che è stato sempre 'ad alta civiltà': ora mi sembra di assistere a una guerra degli ultimi contro i penultimi attribuendo gli extracomunitari un furto del lavoro quando in verità svolgono delle mansioni che gli italiani non vogliono più fare e pagano anche i contributi per noi. E' un odio che ricorda il sistema di Nerone: 'è colpa dei Cristiani!', ma è una reazione viscerale e mitologica e bisogna riconquistare la coscienza delle persone. Quella che vediamo oggi è una destra pericolosa.

Quali battaglie combatterà da oggi in Regione?

Ho l'obbligo di sapermi occupare di tutto, ma non sono un tuttologo. Sono un giuslavorista e mi occuperò del diritto del lavoro. La prima cosa che vorrei fare è un confronto di idee e lavorare su una legislazione regionale di contratti di solidarietà difensivi ed espansivi che manca al governo centrale. Si deve passare da confronti fra parti sociali e la Regione deve essere il catalizzatore. Bisogna poi pensare alla ripresa della domanda pubblica: Roosvelt uscì dalla Depressione con i lavori pubblici utili e non come abbiamo fatto noi con la speculazione espansiva (noi siamo la terza regione in Italia per la cementificazione), con gli appalti ribassato e la speculazione edilizia che ha portato ad avere oggi 16 mila appartamenti invenduti nel bolognese.

Spero che presto nasca un partito dei lavoratori.

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