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Regione, Gualmini si candida per il post Bonaccini. "Ma no a una piattaforma radicale"

L'europarlamentare dem ed ex vicepresidente della Regione, da Bruxelles si dice pronta a correre alle prossime elezioni

Con una mossa a sorpresa, e soprattutto con grande anticipo rispetto ai tempi, l’europarlamentare Elisabetta Gualmini annuncia la sua candidatura alla guida della Regione Emilia-Romagna. Lo ha fatto da Bruxelles l’altra sera, durante la presentazione del suo libro “Mamma Europa”. L’ex vicepresidente della Regione si candiderà, riferisce l’Ansa, “a patto che non sia sostenuta da una piattaforma radicale, ma che includa anche i moderati”.

Sorpresa dentro al Pd 

L’annuncio ha colto di sorpresa in molti dentro al Pd, non tanto a causa delle aspirazioni dell’europarlamentare verso viale Aldo Moro che erano note da tempo, quanto rispetto ai tempi. A meno di una candidatura del governatore Stefano Bonaccini alle prossime elezioni Europee, in programma l’anno prossimo e che potrebbero portare al voto anticipato anche in Emilia-Romagna, ipotesi però che al momento non è sul campo, l’uscita dell’europarlamentare dem e politologa avviene con due anni di anticipo rispetto al voto regionale previsto per il 2025. Per i tempi della politica, un’enormità.

Le Regionali e il "terremoto" delle primarie

Gualmini alle primarie aveva sostenuto Bonaccini e prima del congresso dem il suo nome era tra quelli in cima per la successione al governatore in carica. Ma la vittoria di Elly Schlein ha stravolto tutti i piani, e nei giorni successivi all’elezione della segretaria, la partita per le Regionali era stata messa in stand by, in attesa di costruire all’interno del partito i nuovi equilibri. Il toto nomi non si era certo fermato - dalla suggestione Matteo Lepore (il sindaco di Bologna è stato tra i pochi amministratori in Emilia-Romagna a sostenere la nuova leader dem) all’ipotesi dell’assessore regionale Vincenzo Colla -, ma utile più che altro a descrivere un quadro mutato dentro al partito, anche qui in Emilia-Romagna. Può essere che, fiutata l’aria, Gualmini abbia voluto mettere le mani avanti per fare capire al Pd che il suo nome è ancora in campo, nonostante la sconfitta alle primarie di Bonaccini.

Le sue dichiarazioni post gazebo

D’altronde lei stessa il giorno dopo il voto nei gazebo, anche qui battendo in molti sul tempo, aveva accolto la vittoria di Schlein parlando di “una svolta a sinistra portata da elettori che hanno voglia di messaggi più chiari rispetto al ‘ma anche’ che ci hanno condannato ad un’identità molto incerta”. Poi alcune dichiarazioni alla stampa in cui apriva alla possibilità di una sua candidatura, fino a quest’ultimo annuncio che costringe il Pd ad aprire con largo anticipo il file delle future elezioni regionali.

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