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Autonomia per l'Emilia Romagna: firmato l'accordo con il Governo

Istruzione, politiche del lavoro, rapporti internazionali, salute e ambiente

E' stato firmato l'accordo Regione-governo sull'autonomia. La ratifica oggi a Palazzo Chigi: durata 10 anni con possibilità di ampliamento delle competenze a gestione diretta, quindi istruzione, politiche del lavoro, rapporti internazionali, salute e ambiente, attraverso risorse certe ottenute con la compartecipazione al gettito dei tributi erariali generato sul territorio regionale, o riserva di aliquota, e adottando il criterio dei fabbisogni standard, superando così quello della spesa storica: "Si passa cioè dai trasferimenti alle Regioni sulla base di quanto speso dall’amministrazione regionale l’anno precedente, con costi per lo stesso servizio spesso molto diversi da territorio a territorio, a quelli definiti prendendo a riferimento la Regione più virtuosa, ovvero al costo di un servizio determinato nelle migliori condizioni di efficienza e appropriatezza" rendono noto da viale Aldo Moro. 

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il Sottosegretario agli Affari regionali, Gianclaudio Bressa, delegato dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, hanno dato l'ok all’Accordo preliminare sull’autonomia rinforzata, prevista dalla Costituzione, rispettando le indicazioni e il mandato conferito dall’Assemblea legislativa regionale e dalle rappresentanze economiche, sociali e istituzionali dell’Emilia-Romagna riunite nel Patto per il Lavoro. Presente alla firma anche l’assessore regionale al riordino istituzionale, Emma Petitti.

LE NUOVE COMPETENZE. L’Accordo dà la possibilità di ampliare il numero di competenze di cui si chiede la gestione diretta, modificando l’intesa prima che il testo definitivo diventi proposta di legge alle Camere, i meccanismi e i criteri per stabilire quali saranno le risorse destinate alla Regione per attuare l’autonomia rinforzata, con cui migliorare i già alti standard di rendimento delle istituzioni regionali e locali a beneficio dell’intera comunità emiliano-romagnola (cittadini, imprese, enti territoriali, associazioni, agenzie formative), attuare modelli organizzativi sempre più innovativi e portare sempre più vicino ai territori funzioni rilevanti. Vi sono poi quattro allegati relativi alle materie all’interno delle quali vengono definiti i nuovi poteri della Regione: Politiche del lavoro, Istruzione, Salute, Tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. E un addendum sui rapporti internazionali e con l’Unione europea.

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