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Costi politica: la Consulta Emiliani nel mondo non si scioglie, solo una 'sforbiciata'

Così la Giunta che tiene a mantenere il lavoro nei confronti degli emiliano-romagnoli all'estero. Udc accusa: 'A mesi dopo gli impegni assunti per procedere al riordino della Consulta manca ancora una proposta. Silenzio e immobilismo rivelano una non volontà politica di intervenire"

"Il lavoro nei confronti degli emiliano-romagnoli all'estero è importante e deve continuare", così la Giunta regionale che dichiara l'intenzione di procedere con "un ulteriore contenimento dei costi" sulla Consulta per l'immigrazione, anche se non ha intenzioni di "presentare un progetto di legge di modifica" della legge che la istituì.

A palesare le intenzioni è il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Alfredo Bertelli, rispondendo a una interrogazione della consigliera regionale dell'Udc, Silvia Noé, che ha chiesto lumi sulle "reali intenzioni circa il mantenimento della Consulta". Bertelli ha parlato di costi più bassi e di "un efficentamento delle modalità operative", a partire da "una possibile riduzione del numero dei componenti della Consulta e del suo comitato esecutivo".

La risposta tuttavia non ha soddisfatto l'esponente dell'Udc: "Otto mesi dopo gli impegni assunti in commissione di presentare una proposta di riordino della Consulta, e dopo aver richiesto di sospendere l'iter di discussione di un progetto di legge di mia iniziativa - ha detto la consigliera Noé - in verità manca ancora una proposta della Giunta. Silenzio e immobilismo - ha concluso - rivelano una non volontà politica di intervenire".

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