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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Raisi scrive a Berlusconi: "La sua potenza corrutiva e' micidiale. In parlamento i 40 ladroni"

Il politico felsineo, dopo la sconfitta elettorale, replica duramente a Berlusconi, che ha chiamato in causa "il pool di gentiluomini finiani"

L'ex parlamentare bolognese Enzo Raisi si sfoga su Facebook con una dura lettera a Silvio Berlusconi pubblicata sulla sua pagine Facebook dopo l'intervento del leader a Roma, durante il quale definisce Fini e i suoi "pool di gentiluomini".

"Caro Berlusconi,
dopo la sconfitta elettorale mi ero riproposto di fare una lunga pausa di riflessione e sopratutto di non parlare piu' di Lei e del Pdl.
Oggi pero' leggo che, in uno dei suoi tanti deliranti passaggi, che si e' divertito a fare ieri in occasione del suo comizio a Roma, mi chiama indirettamene in causa.
Ha detto testualmente, eccitando il popolo bue presente: " mandiamo un saluto a Fini e al suo pool di gentiluomini. A Montecarlo non se la passa poi così male"....

Bene caro Berlusconi, come Lei ben sa e si ricorda bene , visto che già in occasione della famosa direzione nazionale del Pdl del 2010, del " Che fai mi cacci", ebbe modo di rimproverarmi pubblicamente per i miei interventi televisi che a suo dire la metteva in cattiva luce, io sono uno dei gentiluomini che ha accompagnato e lottato con Fini sino alla sconfitta finale. Consapevole di quanto mi stava accadendo, fin dall'inizio ho scelto, avanti a tutto, la mia dignità e la mia coerenza. Anche davanti alle offerte dei suoi scherani che sono venuti ad offrirmi prebende ho sempre risposto picche.

Dopo essere stato riconosciuto come uno dei dieci parlamentari piu produttivi, di aver concluso la mia carriera politica senza condanne penali o arricchimenti personali, come dimostra la mia dichiarazione dei redditi messa on line dalla Camera dei Deputati su mia richiesta, sono stato mandato a casa.
Travolto da quell'ondata dell'antipolitica iniziata proprio dai suoi giornali, come quei quotidiani osceni Libero e il Giornale, e dalle sue tv.
Lei infatti ha sapientemente screditato una intera generazione di politici, quarantenni/ cinquantenni perché ha sempre pensato, "dopo di me il diluvio". E questo e' stato il risultato. Oltre a noi finiani, sono decine e decine i parlamentari della mia generazione, perbene e preparati finiti politicamente.

Proprio Lei e' uno dei responsabili di questo clima che si respira in ogni angolo del Paese, con il suo comportamento indecente, il suo sistema di corruzione, l'incapacità di tener fede agli impegni elettorali, le tante speranza promesse e disattese.
Eppure noi abbiamo pagato, proprio noi che ribellandoci avevamo indicato dove stava il tumore.
L'elettorato ci ha puniti: colpa sua, colpa nostra? Poco importa, ormai e' fatta. Bene consapevole di ciò mi sono rimboccato le maniche ho intrapreso nuove attività, e con grande dignità personale ho ricominciato daccapo.

Pero' le sue parole di dileggio mi hanno infastidito molto, non solo rappresentanol'ignoranza di chi non sa neanche comportarsi da signore davanti alla vittoria, ma mi ha dato l'idea del satrapo che davanti al popolino ignorante vuole manifestare la sua potenza. Ho visto ieri in piazza quella destra che da giovane era cresciuta con me genuflettersi davanti alla sua apparizione sul palco, eppure solo pochi giorni prima quelle stesse persone la stavano abbandonando dichiarando che erano impresentabile. Non c'è che dire la sua potenza corrutiva e' micidiale. Pero' con noi no caro Berlusconi. Con noi non c'è riuscito. Ci ha ammazzati, ma non ci siamo piegati. Lei potrà anche deriderci, ma a noi rimane la nostra dignità e l'esempio per i posteri perche' anche in politica c'è chi dice no, pur essendo politici.

Ieri ho passato tutto il pomeriggio con mia figlia nove anni. Le ho detto con calma e serenità che papà cambiava vita, ricominciava daccapo, non ero piu' in parlamento e che momentaneamente si doveva trasferire in Spagna perché il suo lavoro era li. Ma le ho detto anche di essere orgogliosa di suo padre, perché e' stato un politico che ha lavorato, si e' sempre conquistato quello che aveva senza accettare compromessi, e' stato onesto e leale.

Lei caro Berlusconi si goda la sua rielezione con i quaranta ladroni che si e' riportato in Parlamento, noi del pool di gentiluomini finiani, come ci ha definiti, ci accontentiamo della nostra dignità e dell'esempio che abbiamo lasciato ai piu' giovani, anche ai nostri figli. Già i figli, ma che cosa parlo di figli con lei? I suoi figli l'hanno difesa anche davanti ai bunga bunga con le minorenni figuriamoci se loro capiscono il significato delle parole orgoglio e dignità.
Vede Caro Berlusconi ora Lei ha vinto, ma ora. Noi invece oggi abbiamo perso, oggi.
Sul futuro vedremo, anche la morte politica può paradossalmente generare nuove e meravigliose realtà che rendano giustizia a quei " gentiluomini" finiani che consapevolmente sono andati al massacro pur di lasciare un esempio. Fino ad allora caro Berlusconi, porti rispetto, anche se per Lei siamo dei marziani, Lei che e' convinto che tutto e tutti abbiano un prezzo, noi siamo esistiti.

Cordiali saluti, non dalla super Vip Montecarlo, ma dalla dura e selvaggia Mancha.

On Enzo Raisi
Uno del pool dei gentiluomini

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