Il neo-consigliere regionale della Lega nord Fabio Rainieri è stato condannato per aver insultato con una foto su Facebook l'allora ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge. Lo annuncia in una nota la stessa Kyenge, oggi europarlamentare. "Ha vinto la giustizia, non si trattò di critica politica, ma di vera e propria propaganda volta a seminare odio e violenza, la critica implica dialettica e argomentazione".

Il neo-vicepresidente dell'Assemblea legislativa Rainieri e segretario emiliano del Carroccio, pubblicò una foto dell'allora ministro per l'integrazione "con il volto ritoccato in modo da apparire una scimmia". "Dilegggiare una persona esclusivamente per il colore della pelle non implica argomentazione, nè retropensiero - ha scritto Kyenge - è come dire: 'tutti voi, neri, non siete solo razza inferiore ma siete animali'. Un vero e proprio atto di violenza e come tale va sanzionato dalla legge". Rainieri dovrà risarcire anche 150mila euro.

Rainieri e Kyenge avevano avuto già scontri a distanza: "Mentre il Paese va a picco - aveva dichiarato a settembre 2013 - le aziende chiudono e le famiglie sono sul lastrico, il ministro Kyenge si concentra sulla 'questione gitana' e si mette a capo di una cabina di regia che punta alla tutela di rom, sinti e camminanti. La Kyenge vuole insomma accelerare la loro integrazione con tanto di definizione dello stato giuridico. Tutto, ovviamente, a nostre spese. Se a questo aggiungiamo che pochi giorni fa sempre la Kyenge proponeva di usare le 'seconde case inutilizzate' (quelle di villeggiatura) per ospitare gli zingari a prezzi popolari capiamo il progetto. E noi intanto ci strozziamo per pagare le tasse, ma si può essere così scemi?".