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Galliera, fusione? Game over fino al 2019

Si è concluso per il momento con un nulla di fatto l’iter che avrebbe portato alla cancellazione del Comune di Galliera e quindi alla FUSIONE con i Comuni di San Pietro in Casale, Pieve di Cento e Castello D’Argile.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Si è concluso per il momento con un nulla di fatto l’iter che avrebbe portato alla cancellazione del Comune di Galliera e quindi alla FUSIONE con i Comuni di San Pietro in Casale, Pieve di Cento e Castello D’Argile. Uniti per Galliera esprime grande soddisfazione pur consapevole che non si tratti di uno stop vero e proprio, quanto piuttosto di un rinvio al prossimo mandato elettorale (2019-2024), “per questo motivo continueremo a vigilare ponendo la dovuta e meritata attenzione su un argomento che tocca indistintamente tutta la cittadinanza” dice Stefano Zanni. “per il pd occorre pù tempo” avrebbero scritto i segretari dei circoli locali del pd provando a giustificare il grande flop di questo tentativo di cancellare storia e tradizioni del Comune di Galliera e degli altri tre Comuni coinvolti. E’ singolare quanto preoccupante che un tema così delicato venga politicamente personalizzato e trattato fra pochi intimi, avviato e fermato da poche persone afferenti il medesimo partito politico. Diego Baccilieri non soddisfatto tuona: “Un comunicato a firma dei segretari di partito non ha alcun valore, ci saremmo aspettati un documento a firma del Sindaco ma poiché questo non è avvenuto abbiamo portato in Consiglio Comunale, congiuntamente con il M5S, un documento votato all’unanimità che impegna il Sindaco a bloccare ogni ipotesi di fusione fino al termine di questo mandato elettorale (2019) – una cosa sono i partiti, un'altra le Istituzioni (differenza a noi molto chiara, ad altri meno ...)”. La consigliera Giulia Ventura sottolinea anche alcuni aspetti positivi “Sono stati mesi di confronto e di informazione, di banchetti e raccolta firme, di incontri e serate pubbliche sul tema Fusione – occasioni importanti per riscoprire assieme alla cittadinanza quanto sia importante la storia del nostro territorio (da valorizzare e non da cancellare), l’associazionismo e il volontariato (da sostenere e non da mettere in difficoltà) ed il coinvolgimento – parola oggi sconosciuta a questa amministrazione”. Galliera ha dimostrato ancora una volta come decisioni imposte dall’alto non siano più accettabili, scelte come questa non possono più prescindere dal coinvolgimento e il benestare di chi da anni vive il proprio territorio nel bene e nel male.

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