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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Garagnani per Esselunga: “No sentenze stile comunista. Incontro a Bologna”

Sul caso "Falce e Carrello" e sulla sentenza di Milano si pronuncia anche il bolognese Fabio Garagnani: "Giovedì a Bologna un pubblico incontro per difendere la libertà di espressione"

Anche Fabio Garagnani, parlamentare Pdl e coordinatore di Bologna (dopo l’invio di un comunicato stampa di denuncia da parte dell’intero partito firmato fra gli altri da Fabrizio Cicchitto, Maurizio Lippi e Maurizio Gasparri) commenta la sentenza di condanna del Tribunale di Milano nei confronti di Esselunga: “E' sinceramente allucinante la sentenza che ordina in perfetto stile comunista il ritiro del libro che tutti gli italiani dovrebbero leggere, Falce e Carrello".

IL LIBRO. “Falce e carrello. Le mani sulla spesa degli italiani” è il libro di denuncia scritto da Bernardo Caprotti, patron della catena di supermercati Esselunga, e pubblicato nel 2007. Caprotti racconta lo sbarco della grande distribuzione in Italia negli anni del Boom economico e la successiva competizione con i supermercati della Lega delle Cooperative (Coop e Conad) attraverso la storia della sua azienda. Si concentra sui contrasti con le cosiddette “Coop rosse”, criticando il sistema di agevolazioni fiscali e denunciando appoggi politici alle cooperative da parte di amministrazioni locali o istituzioni di centrosinistra.

L’INCONTRO A BOLOGNA. Da Bologna Garagnani porta avanti le idee del suo Partito: "In ogni caso - aggiunge - giovedì a Bologna organizzerò un pubblico incontro per difendere la libertà di espressione, violata da questa incredibile sentenza che non fa onore alla magistratura e conferma l'esistenza delle toghe rosse e dei legami esistenti da sempre fra la parte più politicizzata della magistratura e la sinistra. In una interrogazione presentata al governo, ho chiesto al medesimo di verificare l'opportunità di una indagine ministeriale sull'operato del magistrato in questione ovviamente distinguendo fra cooperazione sociale a fini di bene e grosse holding imprenditoriali di fatto".

LA CONDANNA E LA MESSA AL BANDO DEL LIBRO. Il tribunale di Milano ha condannato Esselunga per concorrenza sleale, dando ragione a Coop nel ricorso presentato tre anni fa contro Bernardo Caprotti. È stato stabilito che alcuni contenuti siano “Un' illecita concorrenza per denigrazione ai danni di Coop Italia” e se ne “intima il ritiro dal mercato”. Per Coop il libro rappresenta “Un' aggressione violenta e lesiva che non ci saremmo mai sognati di fare nei confronti di un concorrente”.

PDL IN DIFESA DI ESSELUNGA. I parlamentari del Pdl, sono in rivolta contro questa sentenza: A dire no il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, il sottosegretario alla presidenza Carlo Giovanardi e il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri (che cita Fahrenheit 451 di George Orwell).

 

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