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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Gay Pride a Bologna: soddisfazione del Cassero, critiche dall'opposizione

La notizia è arrivata da Facebook: Matteo Lepore lo ha annunciato e sono già tanti i commenti dei politici. Silvia Noè: "Sarebbe maglio un Family Day, basta parate carnevalesche"

Il Gay Pride nazionale del 2012 si terrà in giugno a Bologna. Dopo l'annuncio di Matteo Lepore, coordinatore della Giunta del sindaco Virginio Merola, arrivano i commenti. Silvia Noè, consigliera dell'Udc,  ha spiegato a Bologna Today perchè il Gay Pride non posse essere "un risultato" come lo definisce invece Lepore.

Cosa pensa della notizia arrivata ieri?

Avrei preferito un Family Day, un Volontariato Day, qualcosa di più aderente alle esigenze della società di oggi. Avverto una certa ansia da prestazione da parte del mondo omosessuale nel loro modo di comunicare, volto a conquistare solo molta visibilità, ma nel modo sbagliato e mi auguro che questa manifestazione non abbia nulla a che fare con la "Frocessione" che per fortuna è stata bloccata.

E sul commento di Matteo Lepore?

Mi disturba molto che un assessore definisca il Gay Pride a Bologna un risultato: se sono questi i risultati importanti allora...sarebbe più auspicabile un vero dibattito sulle questioni del lavoro, visto che la nostra è una città universitaria, dove tanti giovani vengono a studiare e poi avvertono le difficoltà nel trovare impiego: evidentemente Lepore non è connesso coi tempi perchè è evidente che le proprità siano ben altre.

C'è chi dice però che saranno moltissime le persone che per l'evento arriveranno a Bologna e la "arricchiranno"...

Non credo che le tematiche omosessuali debbano essere legate al business dei ristoratori o degli albergatori. Su queste tematiche vanno aperti confronti veri e soprattutto seri, non parate carnevalesche.

DUBBI E POLEMICHE DI PDL E LEGA. Con l’annuncio del Gay Pride a Bologna arrivano anche le prime polemiche. Al Resto del Carlino  i commenti di Pdl e Lega: il berlusconiano Marco Lisei vorrebbe conoscere le intenzioni degli organizzatori e scongiura che nessuno venga offesto in stile “Frocessione”. Più duro il leghista Bernardini: “Eccessi che danneggiano anche chi sfila preferirei che i risultati importanti decantati da Palazzo D’Accursio fossero altri”.

SU FACEBOOK. Sempre su Facebook, sul profilo del presidente del Cassero Emiliano Zaino compare un post sdi commento alla notizia: “Ero ragazzo quando Bologna rappresentò una speranza per me, provincialotto dei confini dell'impero... Venni a Bologna per il primo Pride. La sera prima seguii dibattiti al Cassero: cose che le mie orecchie non avevano MAI sentito prima nella loro giovane vita! Ricordo un intervento di Marcella Di Folco che mi aprì la mente e il cuore. Avrei voluto essere a Roma per dirlo a chi strumentalizza L'Aquila solo per "punire" il Cassero per motivi che nulla hanno a che fare con il bene della comunità lgbt. Bologna si merita questo Pride (con tutta la responsabilità di farci dimenticare quello penoso del 2008)...

LA DATA. La data deve essere ancora stabilita, ma secondo i ben informati potrebbe tenersi il primo o il secondo sabato del mese di giugno; sarebbe stata invece scartata la data del 28 giugno, trentesimo anniversario di fondazione de Il Cassero.
 

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