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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Governo va giù sulle slot, il 'padre' della legge regionale: "Condono vergognoso"

Beppe Pagani, consigliere regionale Pd e 'padre' della legge regionale contro il gioco d'azzardo, ricorda i costi sociali della ludopatia. Duro contro la sanatoria per abolire l'Imu

Stop di un anno alle sale slot deciso ieri dal Parlamento, che ha approvato una mozione della Lega nord nonostante il parere contrario del Governo, che e' andato sotto. Festeggia, ad esempio, l'assessore al Commercio del Comune di Bologna, Nadia Monti (Idv). "Dopo il vergognoso condono di quasi 98 milioni di euro non versati nelle casse dello Stato dal gioco d'azzardo- scrive su Facebook- finalmente e' passata una mozione che vietera' per un anno l'apertura di nuove sale slot e il Governo e' andato sotto. Giusto cosi', ma soprattutto finalmente un segnale concreto nella lotta alla ludopatia".

Come riferisce l'agenzia Dire, nella stessa seduta del Senato, è stata bocciata la proposta dell'Movimento 5 Stelle di sospendere la sanatoria per le società di slot machine, prevista nel decreto sull'Imu. Ossia, le società che gestiscono le slot, devono allo Stato una cifra ragguardevole, ma nel DL Imu è stato applicato uno "sconto" di 2 miliardi.

Quel condono "e' vergognoso e rimane una vergogna", secondo Beppe Pagani, consigliere regionale del Pd e 'padre' della legge regionale contro il gioco d'azzardo. Il senatore del Pd Felice Casson "non ha neanche pudore quando dice che il voto e' stato un errore- attacca il consigliere regionale- l'unica nota positiva, se e' vera, sarebbero le dimissioni del sottosegretario Giorgetti: lui ha molte responsabilità".

Pagani ricorda che in Italia "ci sono 800.000 giocatori patologici", per un costo sociale di 6,5 miliardi di euro. Con la moratoria di un anno, approvata in Parlamento oggi, "vengono a mancare miliardi di tasse - ammette Pagani- ma questo perchè non c'e' il coraggio di mettere mano al gioco d'azzardo in maniera organica". Il gioco "e' un argomento complesso- insiste l'esponente Pd- non si puo' intervenire con decreti o emendamenti. Il problema e' che questo Governo non ha la forza neanche di battere le ciglia".

La legge regionale dell'Emilia-Romagna sul gioco "ha aperto una strada - rivendica Pagani - ma serve un intervento di legge a livello nazionale. Il gioco d'azzardo va tassato ai livelli del lavoro, al 30%, invece adesso i videopoker hanno imposte dello 0,3%. Inoltre, il 4-5% della tassazione andrebbe dedicato alla cura e alla prevenzione dalla dipendenza da gioco d'azzardo. Infine vanno tolte lo slot dalle sale pubbliche, evitando che giochino i minorenni, e vanno controllate quelle private". Intanto festeggia anche il gruppo della Lega nord in Regione. Il Carroccio "fa en plein e porta a casa il risultato, vincendo sulla corazzata Pd-Pdl-Scelta civica", ironizzano in una nota i consiglieri regionali leghisti.

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