Errani sull’immigrazione: “Siamo soddisfatti del lavoro che stiamo facendo"
Il presidente Vasco Errani spiega come l'Emilia Romagna supererà l'emergenza umanitaria secondo un'equa e contestuale ripartizione. A Bologna già pronti ad accogliere 120 immigrati
Si è svolta questa mattina a Bologna la terza riunione del tavolo regionale per affrontare l’emergenza umanitaria, aperta dal presidente della Regione, Vasco Errani. Presenti anche i rappresentanti delle Province e dei Comuni con più di 50 mila abitanti, insieme al sottosegretario Alfredo Bertelli, agli assessori regionali Paola Gazzolo e Teresa Marzocchi e al direttore dell’Agenzia di protezione civile regionale Demetrio Egidi. “E’ in corso un lavoro in progress sia a livello nazionale che regionale, in base all’evoluzione non prevedibile della situazione”, ha sottolineato Errani chiarendo che “l’Italia deve ed è in grado di gestire l’emergenza dei profughi che, in quanto tali, vanno accolti con le dovute garanzie. Per quanto riguarda gli immigrati con il permesso di soggiorno transitorio - ha aggiunto - hanno diritto alla libera circolazione su tutto il territorio nazionale”. Da parte delle istituzioni dell’Emilia-Romagna, ha concluso il presidente, “c’è una piena e solidale assunzione di responsabilità. Ci apprestiamo a fare la nostra parte per la Repubblica”.
Al termine della cabina di regia in Regione, Errani, si è espresso così “Siamo soddisfatti del lavoro che stiamo facendo, gestiremo l’emergenza umanitaria nello spirito di impegno, di solidarietà istituzionale e di sicurezza. Siamo convinti che questo sia l’unico terreno di confronto e i posizionamenti politici non ci interessano.
IL PIANO NAZIONALE. Il presidente della Regione Emilia Romagna comincia con il rammentare che l’accordo siglato con il Governo prevede l’emergenza nazionale; il riconoscimento per gli immigrati arrivati in Italia entro il 6 aprile di un permesso transitorio di sei mesi (con libera circolazione); l’attuazione di un piano nazionale (al netto della regione Abruzzo) che coinvolga tutto il territorio in modo proporzionale (con assegnazione di quote da definire); l’accoglienza in strutture adeguate per i minori non accompagnati e un fondo nazionale che dovrà sostenere la gestione di tutta la fase di emergenza umanitaria.
“Questo è l’impianto in cui operiamo – specifica Errani – e restiamo in attesa della programmazione nazionale”
GLI STEP. Errani prosegue descrivendo quelli che saranno i due step successivi alla prima operazione di accoglienza della scorsa notte (ringraziando i giornalisti per discrezione e sensibilità) senza però saper dare ulteriori dettagli su tempi e modalità. Il primo momento prevede l’arrivo in regione di 500 persone e successivamente di altri 1.000 profughi. “Da qui a venerdì – spiega – provvederemo ai coordinamenti provinciali in accordo con prefetture e Protezione Civile Regionale per definire strutture e siti. Non mancheranno gli accordi con Caritas e diocesi.
I NUMERI. Per quello che riguarderà quello che Errani ha definito il primo step, ovvero l’arrivo di 500 persone, ecco come verranno distribuite nelle diverse province: 120 a Bologna, 40 a Ferrara, 35 a Piacenza, 50 a Parma, 60 a Reggio Emilia, 80 a Modena, 45 a Ravenna, 40 a Forlì/Cesena e 35 a Rimini.