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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Imu, vicesindaco: "Sullo stesso piano coppie di fatto e sposate"

Chiarezza sulla nuova tassa immobiliare: la vicesindaco spiega in che modo il Comune di Bologna tutela le coppie sposate: non più evasioni date da residenze diverse

"L’Imu pone di fatto su un piano di parità coppie coniugate o conviventi, mentre la vecchia Ici tendeva a favorire le coppie conviventi, ma residenti in immobili  diversi, rispetto a quelle coniugate in analoga posizione, in quanto  la normativa Ici faceva riferimento al concetto di nucleo familiare che consentiva all’amministrazione di poter contestare l’utilizzo, nel caso di coppie coniugate, di due diverse detrazioni per prima abitazione".

Così, la vicesindaco Silvia Giannini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Michele Facci, Pdl sulla nuova tassa IMU: "Con quali modalità la Giunta nell'applicazione  della nuova imposta intenda tutelare le coppie regolarmente coniugate per evitare disparità  di trattamento rispetto alle coppie conviventi, quando i relativi interessati, si trovano ad avere residenze diverse."

"Il presupposto dell’Imu – ha spiegato la Giannini -  introdotta  in via sperimentale dal 2012, è il possesso  di  immobili  di  cui  all’art.  2 del d lgs 504/92, ivi comprese l’abitazione principale e le pertinenze della stessa. Per  abitazione principale  si  intende l’immobile nel quale il possessore dimora  abitualmente e risiede anagraficamente. Il fatto che il possessore sia  o  meno  coniugato  non  rileva.  Sicché  coppie  coniugate o meno che possiedono   e  risiedono  in  immobili  diversi  possono  usufruire  delle agevolazioni  (in  termini  di  minore  aliquota  e  detrazione) a meno che l’amministrazione non sia  in grado di  dimostrare che  alla residenza anagrafica  non  corrisponde dimora abituale. Rispetto alla vecchia Ici non si  fa  più  riferimento al nucleo familiare. Purtroppo, nel costume troppo diffuso in questo paese,  volto  a  eludere o evadere le imposte, sono frequenti i casi in cui coppie, coniugate o no che siano, tengono residenze diverse, in immobili di proprietà, al fine di pagare meno imposte.

Il  comune  non  ha  potestà regolamentare che consenta di discriminare fra coppie coniugate o no. I controlli per verificare l’effettiva dimora, che riguardano in ogni caso entrambi  le  fattispecie, sono molto complessi. Può essere utile ricordare che,  mentre  l’Imu  pone di fatto su un piano di parità coppie coniugate o conviventi, la  vecchia Ici  tendeva  a favorire le coppie conviventi, ma residenti  in  immobili  diversi, rispetto a  quelle coniugate in analoga posizione,  in  quanto  la  normativa Ici faceva riferimento al concetto di nucleo  familiare  che  consentiva  all’amministrazione di poter contestare l’utilizzo, nel caso di coppie coniugate, di due diverse detrazioni per prima abitazione".
 

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