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ICI immobili religiosi. Il Vicario: "La chiesa già paga.. Non ci sono privilegi"

Verso la reintroduzione dell'Ici per enti religiosi in cui non si celebra il culto, ma Monsignor Silvagni puntualizza "equivoco frequente che attribuisce alla Chiesa privilegi che in realtà non esistono"

Il Governo Monti avrebbe deciso di far nuovamente pagare l’Ici agli enti religiosi, sugli immobili nei quali non viene svolta alcuna attività di culto. Non è tardata ad arrivare la reazione, in difesa, della chiesa. "Non sono a conoscenza del dato, ma la mia impressione è che non cambierà molto". Così il vicario generale della diocesi di Bologna, monsignor Giovanni Silvagni, ha risposto a chi gli ha domandato quali saranno le conseguenze per la Chiesa di Bologna dopo la decisione di eliminare l'esenzione Imu per le attività non esclusivamente commerciali.

"La Chiesa - ha aggiunto a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico Flaminio - già paga l'Ici per le attività commerciali". Silvagni ha quindi parlato di un "equivoco frequente e ribadito quasi ostinatamente che attribuisce alla Chiesa privilegi che in realtà non esistono".

Qualcuno ha già fatto i conti. Se tale emendamento passasse, nelle casse del Comune felsineo entrerebbero circa 300 mila euro. Non "cambia molto"? In tempi di crisi, "tutto fa brodo", qualcun dice.

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