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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Interviste politiche a pagamento: aperto fascicolo e istruttoria in corso

Emittenti locali nella bufera "interviste a pagamento": interviene il Comitato delle Comunicazioni e a breve si chiarirà. Il giornalista 7Gold Pattacini smentisce dichiarazioni a lui attribuite

Il Corecom, Comitato regionale per le comunicazioni, ha aperto un fascicolo sulle 'ospitate' di consiglieri regionali, a pagamento, in alcune tv locali dell'Emilia-Romagna e di Bologna. L’organo regionale con funzione delegate dall'Agcom (Garante delle comunicazioni), si è attivato - fa sapere in una nota l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna - "per verificare e vagliare la posizione delle emittenti coinvolte. L'istruttoria è in corso, ma il Comitato cercherà di dirimere la controversia in breve tempo. Già nei prossimi giorni, infatti, il presidente Gianluca Gardini si pronuncerà sul caso". La vicenda è emersa nei giorni scorsi coinvolgendo consiglieri regionali di diversi schieramenti e diversi editori, condannata pubblicamente anche dagli organi dei giornalisti (il sindacato Fnsi e l'Ordine professionale). La questione è nata qualche giorno fa, quando si è scoperto che molti esponenti della politica locale hanno organizzato delle interviste a pagamento nelle emittenti bolognesi

IL CONDUTTORE DI 7GOLD DARIO PATTACINI. Dario Pattacini, conduttore della trasmissione 'Sette in punto' di '7 Gold', smentisce all'ANSA di aver mai detto la frase, riportata da un quotidiano e ripresa dalla stessa agenzia, a proposito delle interviste a pagamento a esponenti politici in alcune emittenti radiotelevisive dell'Emilia-Romagna: "Mi facevo pagare, noi non abbiamo finanziamenti dallo Stato. Chi vuol venire da noi lo sa: sono 200 euro a trasmissione, nessuno si è mai lamentato".

DARIO PATTACINI SMENTISCE. "Le frasi contenute negli articoli da voi ripresi", scrive Pattacini, e "a me attribuite e da voi riportate non sono mai state da me proferite. Ho già dato mandato al mio legale per esaminare le più opportune azioni da intraprendere verso il quotidiano. Sarebbe educazione anche porgere pubbliche scuse". Pattacini, a un altro quotidiano, aveva confermato che "gli ospiti - quelli non istituzionali, tipo sindaci e assessori - pagano l'apparizione, una volta al mese mica tutti i giorni, per dialogare con i cittadini e commentare le notizie del giorno insieme a lui. Tutto vero, ma non vedo lo scoop. Ma nel contratto con l'emittente c'é scritto che io ho la massima libertà editoriale: non faccio sconti a nessuno. Mi è stato dato atto che li ho messi in croce tutti, nel tempo". "Pagano anche associazioni e imprenditori per illustrare i propri prodotti - aveva aggiunto il conduttore - del resto non ci sono giornali che prendono i finanziamenti pubblici? Insomma, non vorrei che si guardasse la pagliuzza e non la trave. Comunque sia, anche se è uno spazio a pagamento dico quello che mi va". All'obiezione che andrebbe scritto in chiaro in sovrimpressione durante la trasmissione, Pattacini aveva risposto: "Non spetta a me, ma all'editore. Ci può essere del vero...".
 

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