Soldi alla politica: la Regione taglia i costi all’unanimità
Riduzione dei costi e trasparenza già dal 2013. Una risoluzione approvata all'unanimità in viale Aldo Moro trasformerà i bilanci regionali
Quattro riforme che contemplano riduzione dei costi e trasparenza. Un risoluzione votata dai Presidenti di tutti i Gruppi consiliari dell'Aula, Pd, Marco Monari, Idv, Liana Barbati, del Mov5stelle, Andrea Defranceschi, della Lega nord, Mauro Manfredini, di Sel-Verdi, Gian Guido Naldi, del Pdl, Luigi Giuseppe Villani, della FdS, Roberto Sconciaforni, e del gruppo misto, Matteo Riva.
LE RIFORME. Sono quattro le nuove norme per la riduzione dei costi e la trasparenza voluta dai capigruppo e dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, da mettere in atto in fretta, prima dell'approvazione del bilancio di previsione 2013: sottoporre alla Corte dei Conti, con apposita convenzione, la verifica dei bilanci dei gruppi; ridurre del 30% le risorse assegnate ai gruppi, alle commissioni e alle strutture speciali dell'Assemblea; azzerare le spese di rappresentanza; pubblicizzare l'intera documentazione sulle spese dei gruppi assembleari, anche per gli anni precedenti, individuando modalità e criteri per la loro messa on line. "L'Assemblea legislativa condivide il percorso individuato dai presidenti dei gruppi per ridurre i costi di funzionamento degli organismi assembleari: un percorso che troverà un preciso riscontro nell'immediata predisposizione di una proposta di legge che definisca regole innovative sui costi complessivi dell'Assemblea, spese dei gruppi, indennità di carica e di funzione e rimborsi".
La proposta di legge sarà “immediata” secondo “principi di trasparenza ed economicità”, chiarezza e risparmio è la raccomandazione e soprattutto un tetto di spesa per i gruppi consiliari, stipendi e rimborsi. Un mandato inoltre dell’Assemblea Legislativa all’Ufficio di Presidenza per monitorare e rendere pubblici i costi di funzionamento dei propri organi.
