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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Presidio CGIL per riforma del lavoro. Gruppi: “Fornero come i templari”

Due ore di sciopero e presidio davanti alla Prefettura. La CGIL contro la riforma del mercato del lavoro che oggi ha incassato 4 fiducie della Camera. BolognaToday a colloquio con Danilo Gruppi

Il Capo di Gabinetto del Prefetto ha ricevuto oggi pomeriggio la CGIL bolognese che con due ore di sciopero pomeridiano e in presidio in Piazza Roosvelt ribadisce, come si legge nella relazione, “l’assoluta contrarietà nei confronti del Disegno di Legge in materia di lavoro”, ovvero la riforma Fornero che oggi con quattro fiducie ha ottenuto il via libera definitivo di Montecitorio e che, secondo la CGIL “non riduce affatto l’attuale precarietà del lavoro e modifica in negativo l’attuale disciplina normativa che regola sia gli ammortizzatori sociali sia le procedure dei licenziamenti”.
Incontriamo Danilo Gruppi, segretario della CGIL di Bologna.

Il DDL è stato dunque votato, avete intenzione di andare allo sciopero generale?
Per il momento abbiamo scioperato due ore e siamo stati ricevuti dal Capo di Gabinetto del Prefetto al quale abbiamo portato le nostre ragioni. Per lo sciopero generale si vedrà…

Contrari a oltranza quindi…
Ci hanno tenuto in ballo per 3 mesi con l’art. 18, ribadendoci che il problema del mercato del lavoro in Italia è il licenziamento. Non scherziamo, nel periodo di massimo licenziamento… Assolutamente contrari anche perché questo DDL non risolve alcun problema occupazionale.

Ieri il sottosegretario Polillo invitava gli italiani a lavorare di più, oggi Elsa Fornero al Wall Street Journal dichiara che il lavoro non è un diritto, anche se poi ha corretto il tiro…
Sono fuori dal mondo e ogni tanto fanno una dichiarazione. Lavorare di più? Come e dove. Il Ministro Fornero poi è come i templari, ha il suo Sacro Graal e lo vuole portare avanti a tutti i costi.

Questa riforma non piace a nessuno, sindacati, partiti, Confindustria e lavoratori, perché allora la votano?
Perché il Presidente del Consiglio Monti ha dichiarato esplicitamente di dover andare al vertice di Bruxelles di domani con la riforma del mercato del lavoro in mano, con questo “scalpo” praticamente. Provvedimenti di questo tipo non sono contrari alla sua storia e a ciò che rappresenta.

 

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