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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Caso Morisi e la citofonata al Pilastro, Salvini: "Lì c'erano spacciatori, non andiamo a caso"

Non si dice pentito: "Sono stato ministro dell'Interno, qualche contatto con le forze dell'ordine ce l'ho"

Non ha dubbi nè si dice pentito della ormai arci-nota citofonata al Pilastro, il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo il caso di Luca Morisi, ex social media manager del Carroccio, indagato per reatri di droga: "No, perché hanno arrestato degli spacciatori - ha commentato Salvini durante una visita in viale Molise a Milano - lì c'erano degli spacciatori, non andiamo a caso. Sono stato ministro dell'Interno, qualche contatto con le forze dell'ordine ce l'ho".

A distanza di un anno, i militari avevano fatto irruzione nell'appartamento al quale aveva citofonato Salvini

Comunque "Giudizi morali non ne do, la stessa Procura dice sostanzialmente che non c'è reato", sottolinea il segretario leghista "la lotta contro ogni tipo di droga è mia ragione di vita. Non sarò mai a favore del consumo, della liberalizzazione o della legalizzazione. E chi la usa sbaglia. D indagini sulla Lega e su di me ne sono state fatte a decine e sono finite in nulla - prosegue - sto ancora aspettando di sapere dove sono i rubli di Putin o gli amici mafiosi di Siri". Ad ogni modo, "confido che tutto si risolva in nulla", ma nel frattempo "mi spiace perché il fango sparso in queste ore, verrà smaltito, e poi a chiedere scusa so già che saranno in pochi". Insomma, "non commento i fatti del figlio di Beppe Grillo, ma posso commentare con disgusto il linciaggio, prima che ci sia mezza prova, mezzo processo e mezza condanna".

Se, "come mi auguro", non ci sarà nessun reato nella vicenda Morisi, "aspetterò, temo invano, le scuse di qualcuno. La Procura - fa notare Salvini - parla di fatto banale, senza che ci siano altri precedenti e di un eventuale consumo personale, che condanno e sempre condannerò". Oltrettutto "non sono mai stato così sereno e tranquillo e vicino a questa persona. Chi spaccia droga è un delinquente, chi la usa è un cretino, e la differenza, da codice penale, è evidente". Quello che sta accadendo a Morisi "non vorrei che capitasse al mio peggiore avversario", chiosa Salvini.

La famosa citofonata al Pilastro

A gennaio del 2020, di ritorno dal tour nei paesi dell'Appennino, il leader della Lega Matteo Salvini si era fermato per un punto stampa "a sorpresa" al quartiere Pilastro, dove era stato accompagnato da alcuni residenti, scortato dagli agenti di Polizia e della Digos. 

A quel punto ha citofonato a una famiglia: "Ci hanno segnalato una cosa sgradevole, ci hanno detto che da lei parte una parte della droga qua in quartiere". (dire)

Foto archivio 

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