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Lucia Borgonzoni sottosegretaria, il padre: "Le ho fatto i complimenti, ben venga una Lega dialogante"

Giambattista Borgonzoni, padre della senatrice del Carroccio, è noto per le divergenti posizioni politiche rispetto alla figlia

"Ieri sera ho espresso telefonicamente a mia figlia Lucia i migliori complimenti per la sua nomina a Sottosegretario alla Cultura nel Governo Draghi lei ha qualità come ho sempre sostenuto, pure nelle diverse visioni politiche". Lo scrive Giambattista Borgonzoni, padre della senatrice bolognese, nominata per la seconda volta sottosegretaria ai Beni Culturali.

"La Lega si è convertita - scrive Borgonzoni - spero sinceramente, alle ragioni dell'europeismo, rifiutando le degenerazioni del nazionalismo, la xenofobia e ogni altra forma di intolleranza. In un contesto mondiale di quasi otto miliardi di esseri, la dimensione dell'Europa costituisce l'unità economica e politica minima per difendere i nostri valori e interessi".

"A prova di ciò i problemi che abbiamo di fronte, pandemia Covid, emigrazioni dal sud al nord del mondo, diseguaglianze sociali, crisi climatica, sono affrontabili solo globalmente. In caso contrario saremmo alla mercé dei grandi paesi illiberali. La cultura e la partecipazione - conclude- sono esattamente l'opposto e quindi non posso che essere lieto poiché la politica italiana necessita di ciò; ben venga la Lega al dialogo per il bene del Paese e credo che mia figlia Lucia si attiverà in questo senso".

Giambattista Borgonzoni, padre della senatrice del Carroccio, è noto per le divergenti posizioni politiche rispetto alla figlia: alle ultime elezioni regionali votò per l'attuale presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sfidante della figlia, e passò la notte al comitato elettorale del Pd a Casalecchio.

Lucia Borgonzoni sottosegretaria alla Cultura del governo Draghi

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