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Stato di emergenza nazionale, firmato il decreto

Le maggiori criticità nel ravennate e nel bolognese con una vittima. Bonaccini in contatto con la presidente del Consiglio.  Il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio in arrivo a Bologna. Perso il 70-80% della produzione agricola

Ravennate e bolognese sono le aree maggiormente colpite dal maltempo che imperversa ormai da due giorni, con gravi le conseguenze del maltempo: “Poco fa ho sentito al telefono la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ringrazio per la vicinanza che ha espresso all’Emilia-Romagna e alle comunità colpite-  ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini che ha tenuto un punto stampa nella sede della Protezione civile di viale Silvani -. Insieme alla vicepresidente Irene Priolo, siamo in contatto costante con il Governo e la Protezione civile, e siamo già al lavoro per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale: faremo tutto ciò che serve per garantire assistenza e sostegno alle persone coinvolte, per i danni e le conseguenze del maltempo che si è abbattuto sulla nostra regione, in particolare la Romagna”. Il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, sta intanto arrivando a Bologna, da dove partirà per un sorvolo sulle zone maggiormente colpite insieme alla vicepresidente Priolo.

 “Siamo vicini alle persone e alle comunità colpite- ribadiscono Bonaccini e Priolo- e vogliamo fare tutto ciò che serve per loro. Così come esprimiamo le nostre condoglianze per la persona deceduta, stringendoci ai familiari. E il grazie va ai sindaci e a tutti coloro che da ore e ore si stanno adoperando per portare aiuto a chi ha bisogno e sta gestendo evacuazioni e misure di emergenza”.

Perchè lo stato di emergenza nazionale 

Poco dopo la conferenza stampa tenuta dal Governatore è stata accolta la sua richiesta  per lo stato di mobilitazione del sistema di Protezione civile nazionale in Emilia-Romagna: il decreto è stato firmato dal ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci. 

Tradotto, attraverso la richiesta avanzata da Bonaccini si chiede l’attivazione e l’intervento del sistema di Protezione civile nazionale in Emilia-Romagna e la copertura delle prime spese necessarie per affrontare l’emergenza.  

L'impegno e le reazioni della politica 

Sostegno e supporto ai centri colpiti arrivano da tutte le forze politiche: "Il Presidente Meloni sta seguendo costantemente la situazione delle zone colpite dal maltempo in continuo contatto con le Autorità coinvolte. L’attenzione del Governo è massima come dimostra la presenza del Ministro Lollobrigida che oggi visiterà alcune colpite dalle alluvioni nel faentino. Personalmente  sto seguendo dal territorio colpito la situazione dei trasporti e della viabilità con Anas, Rfi e Trenitalia per ripristinare nel minor tempo la normalità trasportistica - scrive in una nota il viceministro dei trasporti Galeazzo Bignami - Ringrazio il Ministro Musumeci per il costante e continuo intervento che sta assicurando tramite la Protezione Civile anche tramite l’Ing. Fabrizio Curcio che ho sentito sulla situazione". 

"Da emiliano romagnolo ringrazio la tempestività con la quale il Ministro Musumeci ha firmato il decreto sulla mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale di Protezione civile a supporto dell'Emilia-Romagna dimostrando la grande attenzione del Governo a quanto sta accadendo e la vicinanza, espressa in primis dal Presidente Meloni, ai cittadini colpiti da questi eventi calamitosi - ha scritto in una nota il senatore di Fratelli d'Italia Marco Liesei - Purtroppo questo tipo di eventi non sono i primi avvenuti in Regione ed alcune criticità forse potevano essere evitate con una migliore gestione del territorio e di questi eventi, ma oggi è il momento di stare vicino alla popolazione per far di tutto per attenuare vittime e disagi. Il tempo degli interventi di soccorso è fondamentale e la celerità con cui il Governo è intervenuto è dimostrazione di sensibilità ed efficienza nei confronti della popolazione emiliano romagnola alla quale Fratelli d’Italia esprime solidarietà e vicinanza".

"Esprimiamo il nostro cordoglio per la morte di in residente di Fontanelice, rimasto vittima del crollo della sua abitazione - scrive Marta Evangelisti, capogruppo Fratelli d’Italia in regione - Desideriamo altresì ringraziare per siamo il prezioso e impagabile lavoro le squadre del comando  dei vigili del fuoco unitamente alle squadre cinofile e a quelle USAR specializzate per attività di soccorso intervenute sul posto. Dovremmo ricordarci concretamente di questi contributi preziosi non solo in sede di calamità ed anche riflettere sul fatto che per molte settimane abbiamo atteso la pioggia per far fronte al fenomeno siccitoso, per poi ritrovarci in questa situazione oggi disastrosa. Anni di politiche territoriali sbagliate rispetto cui siamo certi il Governo saprà intervenire".

"Le immagini dell’alluvione che arrivano dall'Emilia Romagna destano una grande preoccupazione. Voglio esprimere la mia solidarietà ai cittadini, agli amministratori e a tutti quelli che in queste ore sono impegnate a prestare soccorso. E’ necessario approvare un piano per la gestione del dissesto idrogeologico e aumentare gli investimenti in prevenzione e infrastrutture di contenimento per rendere più sicuri i territori: non possiamo più aspettare", dichiara il leader di Azione Carlo Calenda. 

"L’Europa sostenga l’Emilia-Romagna flagellata dalle alluvioni di queste ultime giornate di ininterrotte e abbondanti piogge - chiede l’europarlamentare Lega-Id Alessandra Basso che, attraverso un’interrogazione, sollecita un supporto ai territori maggiormente colpiti, in particolare le province di Bologna, Modena e Ravenna, dove si registrano considerevoli danni per l’esondazione di Sillaro e Idice e dei torrenti Quaderna e Ravone, oltre che di alcuni canali, e per frane e allagamenti - Si contano persone evacuate, ettari di coltivazioni pregiate compromessi, ad aggravare peraltro una situazione già pesante per gli alti costi energetici, e territori montani sottoposti a forti tensioni nei propri equilibri idrogeologici – afferma l’eurodeputata -. È dunque importante che l’Europa intervenga a fronte di un’emergenza, di una catastrofe regionale straordinaria, che causa gravi ripercussioni sulla vita dei cittadini, sulle infrastrutture e sulla tenuta economica dei territori e per cui esiste una clausola nel Fondo di Solidarietà dell'Unione Europea. La richiesta è dunque di prevedere una procedura rapida a supporto dell’Italia, anche con riferimento all’eventuale attivazione del Fondo di Solidarietà tramite l’incremento del relativo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Basso interroga inoltre sulla volontà di scorporare dalle proposte di aggiornamento del Patto di Stabilità e Crescita i fondi destinati alla prevenzione dei disastri naturali nelle regioni più fragili dal punto di vista idrogeologico". 

"Esprimiamo la nostra vicinanza a tutte le persone che stanno vivendo un grande disagio per via della forte ondata di maltempo che nelle ultime ore ha colpito la nostra Regione. Centinaia di evacuati nel Ravennate, ma anche un crollo di una casa nel Bolognese. Questa mattina, purtroppo, abbiamo appreso anche la notizia di una vittima, un anziano travolto dalle acque del Senio esondato, ai cui cari va tutto il nostro cordoglio.Vicinanza e gratitudine all'intera macchina dei soccorsi che sta lavorando incessantemente per mettere in sicurezza i cittadini e il territorio. Ormai da diversi anni ci tocca assistere inermi ai danni provocati dai sempre più frequenti fenomeni atmosferici, particolarmente violenti in Emilia-Romagna. È proprio questo il motivo per cui ci battiamo per i temi dell'emergenza climatica e della transizione ecologica, purtroppo ignoti per l'attuale esecutivo. Per porre rimedio agli ingenti danni provocati dall'ennesima ondata di maltempo, chiediamo al Governo l'immediata deliberazione dello stato di calamità per fornire pronto sostegno alle popolazioni coinvolte". Così in una nota i coordinatori del Movimento 5 Stelle per l'Emilia-Romagna Marco Croatti e Gabriele Lanzi, i coordinatori delle province di Bologna, Michela Montevecchi, e di Ravenna, Massimo Bosi, la deputata Stefania Ascari e la consigliera regionale Silvia Piccinini che aggiunge: "Conclusa la fase emergenziale crediamo che sia opportuno che la Giunta, con l'assessora regionale Irene Priolo, svolga una informativa in Commissione o nella prima Assemblea su quanto accaduto in questi giorni". 

“Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà alle Comunità emiliano-romagnole colpite dalle alluvioni, a seguito delle piogge di queste ore. A pagare le spese sono state soprattutto le province di Ravenna, Modena e Bologna - ha dichiarato la parlamentare europea del gruppo Lega - ID Paola Ghidoni - L’Europa dimostri di essere al servizio dei territori e intervenga a sostegno delle popolazioni colpite, con una particolare attenzione al settore agricolo, già provato dall’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia. Invece di finanziare inutili e pericolose ricerche sui cibi sintetici con la scusa di sostenere un’industria che ancora non esiste, la Commissione Europa si metta a disposizione delle aziende che da sempre sono vanto del territorio emiliano-romagnolo e danno lavoro a migliaia di cittadini. Il nostro Paese si fonda su queste realtà e si nutre delle eccellenze che esse producono. Dimenticarle sarebbe inaccettabile”.

Maltempo, tra esondazioni e allagamenti: LE IMMAGINI

Danni ingenti alle colture

"Danni a coltivazioni ed edifici rurali, aziende agricole e zootecniche allagate in particolare nel Bolognese e nel Ravennate: perso il 70-80% della produzione con moria di piante da frutto per asfissia radicale nell’area colpita dall’evento calamitoso. Accelerare gli investimenti del PNRR per la messa in sicurezza del territorio", rende noto Confagricoltura Bologna "Emilia-Romagna la regione più esposta agli eventi alluvionali con il 47,3% del territorio a rischio (fonte dati Ispra 2021)".

La situazione nel bolognese

Nel comune di Imola, il sormonto del canale di Correcchio ha causato l’allagamento di Sasso Morelli e Sesto Imolese. Sempre a Sesto Imolese, un fontanazzo stamattina ha generato un’altra rottura arginale.

Una rotta si è verificata stamattina in seguito al sormonto del Quaderna. Lungo il Gaiana, la rottura di un trafilamento sta generando allagamenti in un’area comunque scarsamente abitata tra il corso d’acqua, il Quaderna stesso e la strada statale.

A Molinella, a causa di una rottura dell’argine per tracimazione, l’acqua sta andando verso l’abitato di Selva Malvezzi; si sta valutando la necessità di evacuare i residenti della zona.

Un’abitazione in via Casolana è coinvolta dalla frana a Fontanelice, dove un dissesto ha chiuso la Provinciale 33: purtroppo un uomo è morto.Sul posto è arrivato l’elicottero di Ravenna, che sta portando le squadre di soccorso alpino per recuperare i residenti dell’abitazione.

Numerosi i dissesti segnalati lungo viabilità comunale e provinciale nel bolognese, modenese e ravennate. Chiusa la strada della Gardelletta.

Maltempo Bologna, un morto a Fontanelice

Romagna e ravennate

Il Sillaro, tracimando, ha causato due rotte dell’argine: la più grande si è verificata a Massa Lombarda (Ravenna), dove in via Merlo - a valle di Portonovo -, sono in corso da ieri le operazioni di chiusura. A Faenza l’esondazione del Lamone ha provocato l’allagamento nell’area Borgo Durbecco e della zona esterna dell’abitato, nella parte pedecollinare. Osservata speciale, al momento, la zona di Bagnacavallo,che rientra tra le situazioni più critiche per l’evolversi degli allagamenti.

A Castel Bolognese un signore di 80 anni è deceduto travolto dall’acqua mentre in bici percorreva una zona interdetta alla circolazione, dopo la fuoruscita del Senio. Due i dispersi per una frana che si è abbattuta su un’abitazione, a Fontanelice.

Numerose le evacuazioni: la più significativa a Faenza, 250 persone, poi Castel Bolognese e Conselice, circa 60 ciascuna, più altre con numeri inferiori.

Nel ravennate, a Faenza, come detto, per l’esondazione del Lamone è allagata la zona esterna dell’abitato, nella parte pedecollinare, e in città a Borgo Durbecco.

Critica la situazione a Boncellino in comune di Bagnacavallo. Sono già iniziate le operazioni di ricostruzione dell’argine con la posa di massi ciclopici. Allagamenti interessano anche il territorio di Conselice, causata dalla rotta dell’argine del Sillaro.

Maltempo, giorni di super lavoro per i Vigili del Fuoco

La situazione meteo e la pioggia caduta

Dopo 48 ore di pioggia ininterrotta, le precipitazioni – queste le previsioni, valide fino alle 17v – sono in esaurimento entro il mezzogiorno di oggi.

Nella fascia pedecollinare, la pioggia caduta al suolo ha toccato in varie stazioni oltre 200 millimetri, superando i livelli di allarme e i massimi storici mai registrati. Il fiume Senio e il Lamone hanno fatto registrare in alcune sezioni livelli al colmo, prossimi al massimo misurabile dagli strumenti esistenti.

Nel bolognese, ad esempio, nella sezione di Le Taverne a Fontanelice – nel bacino del Santerno – si sono registrati 209 millimetri di pioggia in 24 ore; San Ruffilo 129 millimetri di pioggia, con tempo di ritorno 284 anni; a Madonna dei Fornelli 132 millimetri, con tempo di ritorno di 107 anni.

Nel ravennate, a Casola Valsenio si sono registrati 174,8 millimetri; a Monte Albano 185 millimetri.  A Monte Romano, nel bacino del Lamone, 135 millimetri con tempo di ritorno di 47 anni. Nella sezione di Trebbio, 193 millimetri di pioggia.

La nuova allerta

Permane allerta rossa fino alla mezzanotte di domani nelle aree centro orientali della regione, in particolare nel bolognese e in Romagna, a causa degli estesi allagamenti presenti e delle criticità idrauliche e idrogeologiche. Sul resto della regione, allerta arancione sull’Appennino riminese; gialla nell’Appennino tra Reggio e Modena, nella pianura modenese e nel ferrarese.

La macchina dei soccorsi

Sono 183 i volontari dei Coordinamenti di Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini che stanno già raggiungendo le località più colpite. I referenti delle colonne mobili delle Regioni Marche, Toscana, Lombardia, Veneto e Liguria stanno svolgendo sopralluoghi con i tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, per attivare squadre e mezzi di supporto in particolare nel ravennate.

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