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Giunta Lepore, un anno di lavoro. "Tasse invariate nel 2023, sulla Casa il Governo faccia un Piano" | VIDEO

Il punto sul primo anno con una conferenza stampa all'aperto tra le torri degli uffici comunali di piazza Liber Paradisus

"Un anno di lavoro per Bologna". Il sindaco Matteo Lepore celebra i primi 12 mesi di mandato con un depliant che sintetizza in 16 punti i risultati da segnalare alla cittadinanza: l'opuscolo sarà distribuito nelle buchetta della posta dei bolognesi a partire dai prossimi giorni. Intanto il sindaco fa il punto sul primo anno con una conferenza stampa all'aperto tra le torri degli uffici comunali di piazza Liber Paradisus. 

Qui la sezione del sito dedicata al mandato con i punti in programma.

Lepore, un anno di lavoro. 5 punti 

"Ci siamo candidati un anno fa per prenderci cura della nostra comunità e fare di Bologna la città più progressista d'Italia. Abbiamo affrontato la pandemia e la crisi energetica, riducendo gli impatti sulla popolazione. Una stagione difficile che ci deve vedere uniti e solidali, in collaborazione tra istituzioni, cittadini, forze economiche e sociali, mondo del terzo settore. In questo mandato intendiamo alzare la qualità complessiva dei servizi pubblici offerti alla cittadinanza, mettere a terra le tante opere e progetti finanziati aprendo i cantieri".

"Abbiamo lavorato: per promuovere i diritti, la giustizia sociale e ridurre così le disuguaglianze; per promuovere la giustizia climatica e la biodiversità; per difendere la dignità del lavoro e lo sviluppo economico di qualità; per il diritto alla casa, alla salute e alla sicurezza; per fare di Bologna una città sempre più innovativa e internazionale; per un progetto metropolitano capace di includere tutta la comunità; per il diritto e dovere di muoversi in modo sicuro, accessibile e sostenibile".

"Abbiamo deciso di farlo attorno a cinque valori guida che hanno ispirato in questo primo anno la nostra azione di governo e le prime misure concrete. Tanto ancora resta da fare nei prossimi anni e lo faremo
assieme".

1. Cura della prossimità, perché è a livello di quartiere e di vicinato che i bisogni delle persone si fanno concreti, ascoltando e facendosi carico gli uni degli altri, per ridurre le distanze e trasformare le paure in speranze. Insieme.

2. Lotta alle disuguaglianze e promozione dei diritti, che sono tali solo se resi effettivi e esigibili da tutti e tutte, da chi li ha e da chi non li ha ancora.

3. Transizione ecologica giusta, perché è necessaria una vera svolta ambientale per ridurre le emissioni, governare i cambiamenti climatici, riportare la natura dove oggi c'è il cemento, promuovere una nuova forma di mobilità sostenibile e sicura. Nessuno deve essere lasciato indietro, favorendo nuove forme collaborative di produzione e consumo dell’energia per contrastare le povertà energetiche.

4. Conoscenza, perché scienza e sapere sono un tratto distintivo della nostra storia. Le città possiedono risorse e tecnologie ma è la capacità di combinare assieme tutto questo a fare la differenza. Laconoscenza è il tratto distintivo che può fare crescere Bologna in Italia e nel mondo.

5. Il pacifismo attivo e la non violenza sono due valori identitari della nostra città. A partire dalle sue capacità di accogliere, prendersi cura, lottare contro le discriminazioni e dare speranza. Bologna non gira la testa dall’altra parte quando diritti e democrazia sono in pericolo.

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