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Bernardini post Clinton: "Da noi nevica ed è tragedia. Guardiamo al Texas"

Efficienza e sinergia tra sistemi è cio' che a noi manca e rende vincente gli Usa. Così il leader del Carroccio dopo aver 'scoperto' l'America a "lezione" dai loro politici. L'intervista

A qualche giorno dal rientro dagli Stati Uniti, Manes Bernardini racconta il viaggio di tre settimane, la politica Americana, l’esperienza condivisa con altri colleghi italiani scelti come lui per seguire le lezioni di Hillary Clinton.

Un commento sul viaggio negli Stati Uniti. Che esperienza è stata?
Un viaggio formativo, teso a studiare il sistema di governo locale e federale, oltre a conoscere i meccanismi di una ripresa economica difficile anche per gli USA. Sono questi gli obiettivi raggiunti del viaggio studio di tre settimane nello stato federale per eccellenza. Un percorso condiviso con altri tre compagni di viaggio, giovani amministratori di estrazioni politiche diverse, che ha arricchito ulteriormente lo scambio culturale. Dopo una prima settimana di permanenza a Washington, dove abbiamo relazionato con i più alti livelli di governo federale (dipartimenti di stato e congresso), abbiamo toccato varie realtà territoriali coinvolte da diversi tipi di crisi economiche, dal Nevada, al Texas passando per Detroit.

Quale la giornata tipo del viaggio?
La nostra giornata tipo era organizzata fino ai minimi termini. Sveglia alle sette, dalle nove alle cinque del pomeriggio incontri e visite ad organi di governo, locali e federali, sindaci ed assemblee elettive, università e realtà economiche. Un condensato di scambi politici e culturali di alto livello e di grande qualità, che ci ha permesso di conoscere dal di dentro un paese grandissimo come gli USA.

Il confronto USA/Italia:  cosa imparare dagli Americani?
Ci hanno aperto le porte a Congressi di vari Stati, ci hanno dato la possibilità' di confrontarci direttamente con tanti sindaci, amministratori e politici di ogni livello. Ma, soprattutto, un confronto diretto, senza filtri, con la loro realtà economica e sociale,' fatta anche di gente comune e di iniziative, dove l'interazione tra pubblico, privato e volontari costituisce sempre una miscela di forze vincente. Come nel caso di eventi naturali di grande portata che possono sconvolgere la vita di intere comunità'. Da noi una nevicata di grande dimensioni si è trasformata in una tragedia per tante realtà' territoriali, impreparate e non coordinate a sufficienza con tutto il sistema di forze a disposizione.  Il Texas, che deve spesso affrontare tornado ed eventi naturali di grande portata, è un esempio di come si dovrebbe operare anche qui da noi. La hanno un eccezionale coordinamento tra tutti i soggetti dediti alla sicurezza del territorio ed una reale preparazione/educazione dei cittadini, con un coinvolgimento diretto dei volontari. Un sistema che riesce a garantire l'efficienza gestionale di ogni emergenza. Ed e' proprio  l'efficienza il nostro limite, ed  e' su quella che dobbiamo investire maggiormente, partendo da una programmazione reale delle forze presenti ed operanti sul territorio, da noi troppo ingessate dalle maglie della burocrazia.

Quali riflessioni e consapevolezze politiche ha maturato durante questo viaggio?
La riflessione più a lungo maturata e condivisa è l'eccezionale sinergia che si riscontra tra il sistema universitario, la realtà imprenditoriale e il sistema territoriale. Università, imprese e città sono un tutt'uno, coordinate e coinvolte direttamente nella difficile partita del rilancio economico ed occupazionale. Non si perde tempo e non si vogliono perdere opportunità' di crescita. La ricerca e l'innovazione la fanno da padrone nella ricerca della rinascita di un sistema economico che deve essere pronto alle grandi sfide del mercato globale, dove le realtà' emergenti orientali stanno sviluppando a tempo di record un nuovo mercato economico. Più' volte ci siamo sentiti dire "l'idea di uno studente non muore mai", un concetto che sottolinea in pieno il valore che si da all'azione dei giovani  nel rilancio economico, al ruolo delle università,' quale luogo di incubazione di nuove realtà' imprenditoriali incentrate sulla ricerca ed innovazione, e alle imprese che devono essere impegnate in sinergia con gli altri soggetti fin dall'inizio di ogni percorso e che devono trovare nel sistema territoriale (citta' e contee in primis) un ulteriore elemento di competitività'. Ed e' infatti, il sistema fiscale e di tassazione locale, l'elemento in più' messo in campo per attrarre capitali privati ed investimenti, anche e soprattutto esteri, capaci di portare e sviluppare ricchezza oltre che posti di lavoro.

Quale lo sfondo politico? Un commento su Hillary Clinton?
Le elezioni presidenziali sono state lo sfondo politico del nostro viaggio. Un Obama alla ricerca di un rilancio di immagine, proprio attraverso i dati dell'economia, e un avversario, il partito repubblicano, ancora alla ricerca di un candidato capace di sfidare il presidente uscente. Su tutto e su tutti la figura della Clinton, ritenuta da più parti come il vero presidente mancato. Sul suo ruolo si giocheranno anche le fortune di Obama, che potrebbe optare per una designazione di Hillary quale suo vice, per riequilibrare quella statura politica che sembra mancare soprattutto nella strategia gestionale del congresso e delle sue diverse anime politiche. Il tutto in attesa dello scontro finale di novembre tra i due candidati alla guida del più grande stato del mondo.

 

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