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Consigliere in sciopero della fame: 'Per sostegno dovuto occorrono gesti estremi?'

Defranceschi scrive ad Errani, dopo la protesta avviata dal grillino Mannini, che rifiuta da 10 giorni il cibo per smuovere l'"immediata calendarizzazione dei livelli minima di assistenza da parte dello Stato"

Da 10 giorni il consigliere comunale pisano Gianfranco Mannini, del Movimento 5 stelle, ha avviato uno sciopero della fame per chiedere l’immediata calendarizzazione dei livelli minima di assistenza nella prossima Conferenza Stato-Regioni, prevista per il 25 luglio. "Livelli di cura che dovrebbero essere garantiti a tutti i cittadini, e la cui mancata trattazione fino a oggi ha portato invece a scaricare sulle famiglie dei disabili e dei malati la spesa della loro assistenza. Un esempi fra tutti, l’urgenza di garantire un’assistenza scolastica agli alunni portatori di handicap, sostegno alle famiglie reso ancor più indispensabile in periodo di crisi". Questo il reclamo che giunge dal grillino Andrea Defranceschi, consigliere regionale dell'Emilia Romagna. Il pentastellato porta il caso sul tavolo della Regione, scrivendo una lettera al Presidente Vasco Errani, in cui chiede: "Il senatore del M5S Maurizio Romani ha già presentato una mozione al Governo, e anche io qui in Regione ho intenzione di fare la mia parte, ancor più vista la doppia carica che ricopre il nostro governatore Vasco Errani, a cui indirizzo una lettera aperta affinché si prenda il compito e la responsabilità di garantire la trattazione seria questa questione."

Defranceschi bacchetta: "Nonostante i solleciti susseguitisi negli anni dalle associazioni, dai cittadini, e le precise indicazioni di legge in materia, la questione non è mai stata discussa in una delle oltre 250 Conferenze che si sono tenute dal 2000 ad oggi. Di conseguenza, non sono mai state definite né le aree, né i livelli di bisogno sociale per ciascun ambito territoriale, sia in termini di risorse umane che economiche.Perché per avere il sostegno minimo e DOVUTO dello Stato, dobbiamo sempre arrivare a gesti estremi?"

Poi l'appello al recentissimo emendamento del Governo (disegno di legge di conversione in legge del D.L. 76/2013 del pacchetto lavoro) che "ha di fatto sbloccato il Fondo per le politiche Sociali. 300 milioni che serviranno a finanziare servizi fondamentali come gli asili nido, l' assistenza domiciliare ai disabili e agli anziani e che quindi, potrà consentire alle singole Regioni di programmare i servizi per le fasce più deboli della cittadinanza".

Il Movimento 5 Stelle in Emilia-Romagna - scrive ancora nella missiva Defranceschi - "ha fatto di più di tutte le altre forze politiche su questo tema. Abbiamo presentato una risoluzione che è stata pubblicata dal sito nazionale dell'Inail (superando.it), mentre la nostra proposta di legge di rivisitazione della partecipazione ai costi dei servizi socio sanitari in favore dei disabili e degli anziani (discussa in commissione, per la quale è stata fatta una udienza conoscitiva), è stata talmente approvata, che ha meritato di essere copiata dalla maggioranza per evitare che parti di essa convogliassero il voto su quella del Movimento – cosa che ha fatto si che la copiatura sia avvenuta nel verso del ridimensionamento degli impegni. Così come non sono mancati vari atti a tutela di particolari soggetti portatori di disabilità grave (SLA).Certo, il Movimento con un consigliere solo non può aspettarsi che le sue proposte divengano leggi o impegni di Giunta, ma sono sicuro che la questione verrà accolta come si deve dal Presidente Vasco Errani, che di mezzi, volendo, ne ha a sufficienza”."

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