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Max Bugani, arrivisti nel Movimento 5 Stelle: "La storia non avrà pietà di loro"

Il governo traballante porta a riflessioni su possibili rimpasti o elezioni, che Beppe Grillo in primis caldeggia, ma il consigliere bolognese mette già in chiaro alcuni punti

Un governo legato alle sorti di Silvio Berlusconi, allo sforamento del deficit di qualche decimale, alle riforme che tardano, così le formazioni politiche si interrogano su future alleanze, rimpasti o elezioni, che Beppe Grillo caldeggia anche con l'attuale legge elettorale, purché si ritorni alle urne, cancellando il governo di larghe intese.

Il consigliere comunale 5 Stelle Massimo Bugani mette già in chiaro alcuni punti, affidandoli al suo profilo Facebook, riaperto dopo il blocco dovuto, a quanto pare, alle critiche espresse nei confronti della Presidente della Camera laura Boldrini.

"Oggi sono stato un'ora in trasmissione a Radio San Luchino, nel solito prezioso spazio che ci riservano ogni ultimo martedì del mese - si legge - Sono arrivate tantissime telefonate. Tra queste tre di persone che, in buona fede, sostengono che il Movimento 5 Stelle non fa nulla, che Grillo gira con la scorta e lo yacht, che ha i soldi in Costarica, che noi grillini siamo arroganti e maleducati, ecc..." Un attacco dunque a quanti forse avevano creduto che i "grillini" potessero rovesciare il tavolo di una politica così screditata.

"Ho capito una volta di più che la battaglia è durissima e che probabilmente sarà sempre più dura - continua Bugani - non c'è posto quindi per i deboli di cuore, per gli indecisi, per i pusillanimi, per i vigliacchi, per gli arrivisti, per quelli che non ci credono fino in fondo, per quelli che vedono il Movimento come una scorciatoia, per quelli che fingono di stare con noi e poi raccontano fesserie in giro spargendo zizzania e dubbi ovunque, per quelli che in fondo il Pd non è male, per quelli che ma perchè devo restituire i soldi? Chi si sente pronto per combattere dando tutto se stesso metta il ditino sotto, gli altri inizino ad agitarsi perchè la storia non avrà pietà di loro".

TEATRO COMUNALE. Condanna al "governo del Papocchio" anche per la gestione locale e per aver bocciato il finanziamento di 1,5 milioni di euro al Teatro Comunale di Bologna: "Ridicolo che si cerchi di raccontare che è stata bocciata al Senato la proposta del PD - scrive - perchè il PD è al Governo di questo Paese che è guidato dal Premier Letta, quindi se il PD avesse voluto far arrivare davvero 1,5 milioni di euro al nostro Teatro, quei soldi sarebbero già arrivati. La dura e cruda realtà è invece che questo Governo, al pari di quelli che l'hanno preceduto negli ultimi 30 anni, non ha alcun interesse a valorizzare e a promuovere la cultura, ma preferisce investire in aerei militari e mega infrastrutture tanto inutili quanto costose".

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