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Venerdì, 19 Aprile 2024
La cerimonia

2 giugno, Lepore ricorda le vittime dell'alluvione: "Dobbiamo difendere la terra in cui viviamo"

Il sindaco dal Pilastro omaggia i volontari e annuncia l'inaugurazione a breve della nuova caserma dei Carabinieri

Un 2 giugno in ricordo delle vittime dell’alluvione e dei gravi danni che l’ondata di maltempo di maggio ha provocato al territorio. Il sindaco Matteo Lepore nel suo discorso in occasione della cerimonia per l'anniversario della nascita della Repubblica, che si è tenuta in via Tommaso Casini, al quartiere Pilastro, ha ricordato le “15 vittime dell’alluvione”, gli “sfollati, chi ha perso la propria casa e il proprio lavoro”, e “i Comuni ancora martoriati dalle frane”.

"Ci rialzeremo"

E nonostante la regione sia "stata ferita da un evento tragico e inedito”, osserva il sindaco, “ci rialzeremo, anzi ci stiamo già rialzando”, anche grazie “al moto di grande solidarietà” che sta abbracciando la popolazione. Sono i volontari che in massa, nelle prime ore dopo il disastro che ha colpito la regione, hanno raccolto l’invito delle istituzioni e con “pale alla mano hanno raggiunto i luoghi colpiti dalle alluvioni, per aiutare, per liberare case e strade dal fango, accanto alle strutture organizzate, pubbliche e private”.Quindi, spiega Lepore, “in una giornata come questa penso che la difesa della Patria sia certamente un argomento importante, ma ancora più importante a seguito di quello che è successo è assumere la consapevolezza che dobbiamo sempre di più difendere anche la terra nella quale viviamo".

Pilastro "rione simbolo"

Il sindaco ha poi ripercorso le tappe principali della storia dal dopoguerra ad oggi del Pilastro, e della sua continua evoluzione. “Un rione simbolo della stagione dell’edilizia popolare italiana post ricostruzione”, che fu scelto, ha ricordato Lepore, "come scenografia per il videoclip di Serenata Rap, di Jovanotti del 1994” e animato “dal famosissimo concerto di Luca Carboni al Parco Pasolini”. Un rione della città che con i fatti della Uno bianca e l’eccidio del Pilastro ha anche sofferto e versato lacrime. “Tre valorosi uomini caddero trucidati e qui li vorrei ricordare con commozione: Mauro Mitilini, Andrea Moneta e Otello Stefanini”, continua Lepore, che poi si è rivolto alla madre di Otello, la signora Anna Maria. “L’anno scorso avevo promesso che avremmo finito i lavori della nuova Caserma in tempo per la prossima commemorazione e così sarà”. Tra qualche settimana, ha infatti annunciato il sindaco, “il Comune consegnerà all’arma dei Carabinieri le chiavi della nuova caserma”. Un edificio “moderno, dotato di appartamenti per il personale dell’arma e spazi per accogliere la cittadinanza. Un nuovo presidio di sicurezza, il cui completamento e attivazione sono attesi da tempo da tutto il rione”, assicura Lepore.

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