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Matteo Renzi a Bologna: "Idee e non avvocati per mandare a casa Berlusconi e Grillo"

Oggi il sindaco di Firenze alla Johns Hopkins: "il referendum sulla scuola non credo sia un dibattito fra laici e cattolici"

"Per battere Berlusconi e Beppe Grillo e per mandarli a casa il Pd deve tirare fuori le idee e non gli avvocati". Lo ha detto arrivando all'università Johns Hopkins di Bologna  il sindaco di Firenze Matteo Renzi, replicando a chi gli chiedeva un commento sulla proposta di legge avanzata da alcuni esponenti del Pd sulla personalità giuridica dei movimenti.

NON SI ELIMINANO GLI AVVERSARI CON DELLE LEGGI. "Pensare come ha fatto qualche parlamentare del mio partito che si possa sconfiggere Beppe Grillo facendo una legge per dire che il Movimento 5 Stelle non può partecipare alle elezioni è ridicolo". A giudizio di Renzi, ancora, "non si può pensare di eliminare l'avversario attraverso una legge, si può sconfiggerlo con le idee e con le proposte. Questo - ha aggiunto il sindaco di Firenze - vale per Berlusconi esattamente allo stesso modo con l'interpretazione di una norma: non si può pensare, dopo 19 anni, di dire che Berlusconi è ineleggibile perché - ha concluso - se lo era lo era anche prima".

IL REFERENDUM PER LE SCUOLA PARITARIE. Il referendum in programma domani a Bologna sul finanziamento comunale alle scuole di infanzia paritarie "non credo che sia un dibattito tra laici e cattolici, se così fosse sarebbe una sconfitta per tutti". Lo ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Arrivando all'università Johns Hopkins per la conclusione dell'anno accademico, Renzi - che nei giorni scorsi aveva espresso il suo favore per la posizione del sindaco di Bologna sul referendum, ossia a favore del finanziamento comunale alle scuole paritarie - ha poi sottolineato che quello sotto le Due Torri "é un dibattito molto interessante su come il pubblico può gestire alcune strutture e su cosa sia il servizio pubblico e cosa sia bene comune". Ad ogni modo, ha concluso Renzi, "credo che la posizione del sindaco Merola non sia quella dei cattolici ma sia una posizione di serietà".

IL FUTURO DI MATTEO RENZI. "Credo che il mio futuro non interessi a nessuno". Così, arrivando all'università Johns Hopkins per la conclusione dell'anno accademico, Matteo Renzi ha replicato a chi gli chiedeva cosa veda nel suo futuro politico. "In questo momento - ha osservato - sono il sindaco di Firenze; però - ha concluso - sono un cittadino che vuole bene all'Italia, sogno un'Italia più bella e cercheremo di realizzarla".

ABOLIZIONE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI. Se sarà abolito il finanziamento pubblico ai partiti sarà una vittoria dell'Italia e non una vittoria di Renzi". Lo afferma il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, all'università Johns Hopkins, per la conclusione dell'anno accademico. "Queste cose - ha aggiunto riferendosi alle possibili abolizione dei finanziamenti - lo dicevamo ai tempi delle primarie e sono contento che si sia partiti dalla proposta di legge Nardella per trovare una soluzione, vediamo - aggiunge- se sono rose fioriranno".
Continuando a parlare della possibile abolizione del finanziamento ai partiti, Renzi ha aggiunto anche che "poi ci sono tante altre cose da fare. Eliminare il Senato come lo conosciamo adesso e farne una Camera delle Autonomie; c'é da cambiare una volta per tutte il riordino istituzionale abolendo le Province". A giudizio del sindaco di Firenze, "piano piano possiamo dire che tutti i progetti di cui abbiamo parlato per mesi secondo me - ha concluso - potranno realizzarsi".

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