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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Primarie del centrosinistra per la Regione: raccolta firme per candidare Matteo Richetti

E' partita una raccolta firme per candidare Richetti "Interpreti il futuro della nostra regione, pur avendo la necessaria esperienza nel funzionamento della macchina e delle tematiche regionali"

Il 28 settembre le primarie del centrosinistra per decidere il candidato alla presidenza dell'Emilia Romagna: raccolta firma per Matteo Richetti. "Chiediamo a gran voce a Matteo Richetti di candidarsi a presidente della Regione Emilia-Romagna. Riteniamo, infatti, che la candidatura di Richetti, uno dei principali artefici dell'affermazione di Renzi, sia quella che meglio interpreti il futuro della nostra regione, pur avendo la necessaria esperienza nel funzionamento della macchina e delle tematiche regionali".

RACCOLTA FIRMA IN TUTTA LA PROVINCIA PER RICHETTI. Ci sono già 41 nomi in calce a questo appello, intitolato "#noitelochiediamo", e diffuso come primo firmatario da Massimo Gazza, sindaco di Boretto; 41 persone pronte a "dar vita al piu' presto a comitati in supporto alla candidatura di Matteo Richetti in tutti i territori della provincia".

LA SFIDA POST-ERRANI. All'indomani dell'accordo di coalizione sulle primarie di centrosinistra del 28 settembre per scegliere chi dovra' candidarsi a succedere a Vasco Errani e mentre ancora si attende la scelta del segretario regionale Pd, si muovono dunque quanti sperano che il parlamentare dem, renziano della prima ora, gia' presidente dell'Assemblea legislativa, alzi la mano. Il perche' e' tutto scritto nelle considerazioni finali dell'appello: "Proprio perche' vogliamo una regione rinnovata, riteniamo quindi che a guidarla debbano essere chiamate persone nuove. Intendendosi per nuove non le piu' giovani o piu' inesperte, ma quelle che possano segnare anche una forte discontinuita' con il passato governo regionale e che condividano con noi la visione di una regione diversa". Inoltre, "e' necessario rompere gli schemi, uscire dalle righe, sperimentare l'inedito, mettere in discussione l'esistente per salvaguardare l'immenso patrimonio della nostra regione. E' questo il senso della sfida, cambiare e' l'imperativo".

I promotori della candidatura di Richetti dicono anche che "se ci rinchiudessimo nel confortevole serraglio della conservazione non difenderemmo quel grande bagaglio di valori che tanto positivamente hanno caratterizzato la nostra regione, se vogliamo che quei valori costituiscano l'architrave della futura regione dobbiamo perseguire senza sosta l'innovazione delle nostre politiche, per liberare dai freni della burocrazia e della tecnocrazia un sistema che ha potenzialita' enormi. Serve, dunque, una nuova visione e il coraggio di farsi carico di un cambiamento autentico".

TUTTI I NOMI. Ecco i nomi di chi (per ora) dice "#noitelochiediamo": Massimo Gazza, Daniele Marchi, Marco Cassinadri, Angelo Cigarini, Emanuela Caselli, Gabriele Torricelli, Maura Manghi, Ottavia Soncini, Michele Delrio, Matteo Terzi, Annalisa Rabitti, Carla Agosti, Enrico Bini, Luca Zini, Francesco Benassi, Carlo Fornili, Marcello Stecco, Pierluigi Bertolotti, Manuel Manotti, Roberto Salsi, Gian Franco Murrone, Marcello Fantuzzi, Luisa Ferrari, Bronzoni Mario, Elena Marchesi, Piacenti Mauro, Chierici Roberta, Stefano Marazzi, Emanuele Coli, Luca Pigozzi, Claudio Bucci, Eleonora Zini, Roberto Lugli, Giuliano Cottafava, Alessandro Sacchi, Luca Poletti, Giorgio Galli, Carla Agosti, Gianni Pera, Marco Lasagni, Chiara Morelli.

Le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato presidente a succedere a Vasco Errani  "pare proprio che viaggeranno nel senso di consegnare a Manca (il sindaco di Imola, ndr) una facile vittoria se e' vero che a contrastare il non allineato ex sindaco di Forli', Roberto Balzani, ci sara' l'assessore regionale Patrizio Bianchi che potrebbe sottrarre voti proprio a Balzani, renziano della prima ora". In Forza Italia si leggono cosi' le mosse della galassia Pd in vista delle primarie del 28 settembre. Ma non solo in Forza Italia: questa tesi del berlusconiano Simone Carapia (capogruppo Fi al Comune di Imola), ovvero che Bianchi e Balzani si ruberanno voti a vicenda a favore di Daniele Manca, trova una sponda anche nel Pd di fede renziana.

Che il primo cittadino di Imola sia in rampa di lancio (al netto della scelta di Stefano Bonaccini) lo dice infatti pure un esponente del Pd come l'ex consigliere provinciale di Bologna Gabriele Zaniboni, renziano: commentando su Facebook l'allarme di Benedetto Zacchiroli sulle "ombre sinistre" che graverebbero sulle primarie (di fatto il candidato presidente lo si sta decidendo altrove, e' la sua tesi), Zaniboni scrive: "Parliamoci chiaro, la 'Ditta' (Bersani, Errani e il suo cerchio magico) vuole Manca Daniele persona con una buona immagine. Chi vuole cambiare verso e' disorientato; Richetti aveva annunciato la candidatura e se si ritira fa una figuraccia. Balzani potrebbe essere una novita', ma attualmente pare fuori dai giochi. Patrizio Bianchi (amico di Errani) sottrae voti a Balzani e certifica un esito sulla carta scontato".

(Fonte Dire)

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