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Fischi per Mattioli alla Festa dell'Unità, contestato dai No Tav

Il Ministro dei trasporti, ospite alla festa del Pd, è stato accolto da cartelli e cori di dissenso da una ventina di attivisti del movimento No Tav e del Tpo. Richieste a gran voce: "Dimissioni"

Bandiere, cartelli e cori che invocavano 'dimissioni, dimissioni' e 'grazie per la bella Finanziaria'. Così ieri una ventina di attivisti 'No-tav' hanno accolto con dissenso il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, ospite di un dibattito alla festa dell'Unità di Bologna.

Il Ministro ha risposto: "Se volete parlare della Val di Susa, ne parliamo. Comunque la Tav la faremo". Dopo qualche minuto un rappresentante dei 'No-tav' è stato invitato a parlare sul palco quindi, il dibattito è ripreso normalmente. A protestare alcuni esponenti del Tpo, uno dei centri sociali più attivi e conosciuti a Bologna. Dopo una mezz'ora hanno abbandonato la sala del dibattito.

L'INTERVENTO DI MATTIOLI. "Alcune parti d'Italia sono disabituate e non vogliono pagare il pedaggio. Allora gli Enti locali e le Regioni devono dirci se vogliono o no le infrastrutture: è inutile stare a prenderci in giro tra di noi, questo è il problema". E' il monito lanciato dal ministro dei Trasporti Altero Matteoli. Matteoli ne ha parlato rispondendo a una domanda sulle critiche per la presunta mancanza di una politica del Governo sulle infrastrutture: "La politica c'é, non ci sono le risorse che è un altro discorso", ha spiegato. Per il ministro, insomma, "bisogna mettersi in testa una cosa: non potrà più accadere quello che è accaduto fino agli anni '90 e anche oltre. Cioe' che le infrastrutture si facevano con le risorse dello Stato". Ora, ha proseguito Matteoli, "si fanno soltanto con il project. E con il project

"Il trasporto pubblico locale - ha aggiunto il Ministro - é uno dei grandi problemi che ha questo paese" e "deve essere affrontato insieme alle regioni". così ha parlato Mattioli riguardo alle preoccupazioni per i tagli espresse dagli enti locali e ha spiegato: "Ci portiamo dietro molti errori del passato che hanno indebitato tutte le municipalizzate di trasporto e in più le risorse sono scarse". "Insomma, ha aggiunto, io ho cercato ad ogni Finanziaria di tamponare con qualche risorsa, ma il problema esiste ed è serio veramente".

VS ERRANI. Tuttavia Matteoli ha rispedito al mittente le preoccupazioni di Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni: "Errani non si può riferire a questa Manovra perché è vero che ci sono dei tagli ma non specificatamente al trasporto pubblico locale". Ci sono, ha sottolineato il ministro, "tagli che riguardano anche gli enti locali anche se ieri si è corretto il tiro e i tagli restano al Ministero e meno agli enti locali e alle regioni". Dunque, ha concluso, l'allarme di Errani "non mi pare che sia dovuto a ciò che sta accadendo in questo momento al Senato".

(fonte ANSA)
 

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