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Reintegro sanitari no vax, Donini: "Non in strutture con pazienti fragili"

Così l'assessore alla sanità dell'Emilia-Romagna che è anche coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni. Lunedì la cabina di regia

La decisione è stata presa: i sanitari no vax, sospesi per non essersi sottoposti al vaccino anti-covid, saranno reintegrati al più presto. Il governo Meloni ha quindi anticipato la fine della scadenza dell'obbligo vaccinale al 1° novembre, mentre inizialmente la "dead line" era prevista per fine 2022. 

Oggi, in un'intervista alla trasmissione di Rai Radio 1, Che giorno è, sull’argomento si è espresso anche Raffaele Donini, assessore alla Sanità Emilia-Romagna e coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni: "Se mi posso permettere un consiglio non richiesto al neo-ministro della Salute Schillaci è che, se vuole contribuire al fatto che le regioni non vadano in ordine sparso, magari sarebbe buona abitudine incontrarci prima di assumere una decisione. La commissione nazionale Salute è convocabile in poche ore. Poteva essere anche un’occasione per discutere non solo la decisione politica, che spetta al governo, ma anche l’aspetto più pratico”.

Secondo quanto riferisce Ansa, sarebbero 480, in Emilia-Romagna, gli operatori della sanità pubblica sospesi per non essersi vaccinati e per i quali è in corso, come annunciato dal ministro della salute Orazio Schillaci, la procedura di reintegro.

"Non impiegato in strutture con pazienti fragili"

“In attesa del confronto tecnico che avverrà in sede di Cabina di regia Covid, convocata per lunedì 7 novembre, mi aspetto dalle Aziende sanitarie che il personale medico ed infermieristico reintegrato non venga impegnato in reparti in cui ci siano pazienti fragili. Ciò a tutela dei pazienti e degli operatori stessi” ha sottolineato l'assessore in una nota. 

Come ha stabilito il ministro della Salute, Orazio Schillaci, spetta alle Aziende sanitarie la scelta sulla ricollocazione del personale non vaccinato, e la Regione ha già convocato per lunedì 7 novembre la Cabina di Regia Covid, l’organo tecnico-scientifico deputato a fornire indicazioni operative nel merito.

L'Ordine dei Medici della provincia di Bologna ieri ha annunciato di aver "provveduto, in via immediata a emendare le annotazione a carico degli iscritti agli albi" che erano stato sospesi. Per il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, si tratta di "schiaffo alla scienza e alla responsabilità". 

Resta invece in vigore l’obbligo per lavoratori, professionisti, utenti e visitatori di ospedali e strutture sanitarie di indossare la mascherina: “Condividiamo - ha dichiarato nei giorni scorsi l’assessore Donini - è una scelta opportuna perché nella lotta alla pandemia siamo sì usciti dalla fase emergenziale, ma il virus circola ancora e quindi è importante continuare a tenere comportamenti prudenti. La mascherina - ricorda Donini - protegge soprattutto i più fragili e i più vulnerabili, come gli anziani e i pazienti ricoverati”.

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