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Medico ai senza fissa dimora: il ministro Speranza "ricalca" l'Emilia Romagna

Nella nostra regione è legge. Ora, il ministro ha annunciato di volerla estendere a tutto il paese

Medico di base ai senza fissa dimora. In Emilia-Romagna è possibile ed è legge regionale dal 2021. Ora, il ministro della salute Roberto Speranza ha annunciato di voler estender a tutto il paese "una legge per assicurare una misura di civiltà ai cittadini residenti privi di ogni copertura", come commenta sui social il presidente della regione, Stefano Bonaccini "persone fragili che hanno pieno diritto di cittadinanza. Per una sanità pubblica che si faccia carico di tutte le persone, senza distinzioni". 

"Se una persona sta male non conta quanti soldi ha, di chi è figlio o se possiede o meno un certificato di residenza, ha diritto ad essere curato. Questo è lo sforzo che dobbiamo fare per allargare l'impianto dei diritti delle persone". Ha detto Speranza, intervenendo all'incontro online "Avrò cura di te", organizzato da Agorà democratiche del PD.

"Questo è il tempo giusto per farlo -  ha osservato Speranza - perché ci sono nuove consapevolezze che sono anche un lascito di questa stagione di pandemia che stiamo vivendo. Dobbiamo sfruttare al meglio le risorse che abbiamo e che avremo come ad esempio i fondi del Pnrr o il Pon salute". Una legge che dia la possibilità anche alle persone senza fissa dimora di avere un medico "incrocia appieno il significato più profondo dell'articolo 32 della Costituzione quando dice che la tutela della salute è un diritto fondamentale dell'individuo e un interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti - ha sottolineato - E' il senso della parola 'universalità' che dobbiamo difendere con tutte le energie e realizzarlo quotidianamente nella nostra agenda".

“E' una porta per uscire dalla strada, tutelare i diritti delle persone più deboli - ha commentato il consigliere regionale PD Antonio Mumolo, promotore della legge - significa tutelare i diritti di ogno di noi. Il progetto di legge nazionale è appena stato presentato sia alla Camera dei Deputati (dal deputato Luca Rizzo Nervo) che al Senato (dalla senatrice Monica Cirinnà), ma ha bisogno del supporto di tanti per andare avanti”.
“Insieme – conclude Mumolo, invitando tutti a partecipare all’Agorà – possiamo riuscire a far approvare questa legge, per la tutela del diritto alla salute di tutti, perché è una legge di civiltà, perché riduce le disuguaglianze, perché è una legge giusta”. 

In Emilia-Romagna un medico di base anche ai cittadini italiani senza dimora 

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