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Venerdì, 29 Settembre 2023
Politica

Migranti, il j'accuse del sindaco: "L'opposizione sobilla le proteste". La replica: "Lo dimostri"

Il Primo cittadino non si nega ai microfoni ed elenca tutte le mancanze del governo sulla gestione dei flussi dalla Sicilia, mentre dall'opposizione arriva la provocazione: "Vuole più ordine? Chieda di costruire qui il Cpr"

I cittadini di Bologna stanno cominciando a scrivere al Comune perchè preoccupati dagli effetti dell'emergenza migranti sulla città, ma questo avviene anche perchè vengono "sobillati da attivisti di Fdi e della Lega, io credo sia giusto che in questo momento ci siano parole di verità".

Così il sindaco Matteo Lepore, che oggi ha affrontato il tema in Consiglio comunale e incontrando la stampa. Premesso che ad oggi "a Bologna dovrebbero esserci 1.000 migranti in meno di quelli che il governo ci manda", come amministrazione "noi abbiamo offerto collaborazione al ministero dell'Interno e nei giorni scorsi abbiamo anche condiviso un accordo su un hub minori che nascerà tra qualche giorno- ricorda Lepore- ma il problema minori è minimo rispetto a quanto sta succedendo a Lampedusa e a quanto stiamo vedendo in tutte le grandi città italiane. Io non voglio arrivare alla situazione di Trieste dove ci sono 500 pakistani accampati in piazza con topi e piccioni. Vent'anni fa avevamo un centro pieno di pakistani in via Guelfa, da allora Bologna ha deciso che quelle scene non si dovevano più vedere e nacque il sistema dell'accoglienza diffusa": ma oggi "purtroppo rischiamo di tornare lì".

Se in tutta Italia fossero attivi i sistemi Sai, i migranti che arrivano "potrebbero andare lì invece che stare in strada o in grande aggregazioni", continua Lepore, quindi la volontà di creare appositamente queste situazioni "è palese". A Bologna, "a differenza dei sindaci di centrodestra del nordest, abbiamo optato per il Sai e tutto sommato ce la stiamo cavando pur avendo 4.000 migranti", prosegue Lepore, mentre altrove queste persone sono "in strada o nelle palestre scolastiche": ecco, "non non vogliamo arrivare lì".

Migranti Lampedusa: "A Bologna il carico maggiore, dovremmo averne mille in meno" | VIDEO

"La destra fomenta tensioni, e il decreto Cutro ostacola l'accoglienza diffusa"

In questi giorni intanto "c'è stata una rissa al Mattei e altre ce n'erano state nelle settimane precedenti. I cittadini cominciano ad essere arrabiati -afferma Lepore- anche perchè la propaganda della destra sul tema spinge e questa cosa va denunciata perchè è immorale". Al Mattei sono concentrate circa 1.000 persone "da quando c'è questo Governo", sottolinea poi il sindaco: "Loro dicono che è sempre stato così perchè noi abbiamo voluto accogliere", ma in realtà "abbiamo questa situazione da quando c'è il decreto Cutro e i richiedenti asilo non possono entrare nel Sai e da quando c'è Giorgia Meloni".

Allo stesso modo, "avere persone in strada significa averle sotto casa della gente e siccome poi il centrodestra fa campagna elettorale sulla pelle delle persone, dicendo che è colpa dell'amministrazione comunale se in Bolognina ci sono dieci persone di fronte a un civico che magari fanno cose che non dovrebbero- aggiunge Lepore- è giusto che i bolognesi sappiano che questo succede quando non si gestiscono in maniera regolare i flussi". Tant'è che ad oggi "paradossalmente ci stanno chiedendo più una mano loro di quelli che c'erano prima", afferma Lepore riferendosi al Governo: Bologna è disponibile a collaborare "ma se questo significa far torto ai bolognesi e non dare un'accoglienza dignitosa, dovremo smettere di dare una mano". E' una cosa "che non vogliamo fare ma chiedo correttezza e rispetto per la nostra città", batte i pugni Lepore. Infine, l'ipotesi di un Cpr in regione: "Quando il Governo sarà riuscito a far un accordo per i rimpatri, come ha detto, allora forse si potrà parlare di questo, per il resto è demagogia".

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"Il sindaco vuole più sicurezza? Chieda al governo un centro rimpatri"

Intanto dalla Lega Matteo Di Benedetto risponde a stretto giro. "Lepore attacca il governo sul tema migranti" e "ci accusa di sobillare i cittadini. Su su questo gli chiediamo anche spiegazioni, sia chiaro e fornisca esempi concreti di quello di cui ci accusa, perché le parole hanno un significato preciso e le sue accuse sono gravi". Così i consiglieri comunali della Lega, Matteo Di Benedetto (capogruppo) e Giulio Venturi (portavoce del partito), dopo gli affondi del primo cittadino a cui chiedono anche di "cambiare idea sui centri di rimpatrio: a oggi l'amministrazione di Bologna si è sempre opposta con forza ad averne uno sul nostro territorio. Proprio per avere una gestione più efficace, che lui richiede, è vero il contrario". E, dicono i due esponenti del Carroccio in una nota congiunta, "come sostenuto anche dal questore Isabella Fusiello, serve un Cpr e va fatto in fretta, perché rimandando a casa chi non ha diritto a rimanere si abbasseranno i costi in capo al Comune e sarà più facile dare risposte e servizi più efficaci a chi invece ha diritto". 

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