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Venerdì, 29 Settembre 2023
Politica

Migranti, Salvini: "E' atto di guerra", Bonaccini: "Bilancio fallimentare"

Lo scontro è sempre sui migranti e contro l'Europa che non interviene. Intanto si raggiunge la cifra record di quasi 126mila arrivi e nella notte al dramma si aggiunge la tragedia sulla A1

"Dopo un anno di Governo Meloni, quello sulla gestione dell'immigrazione è un bilancio fallimentare". Il presidente della Regione Emilia-Romagna e presidente del Pd, Stefano Bonaccini, sui social torna ad attaccare l'esecutivo ricordando le battaglie su "porti chiusi, rimpatri e nuove regole in Europa perché venivano 'prima gli italiani' ora che governa da ormai un anno possiamo fare un primo bilancio? Sbarchi raddoppiati, nessun rimpatrio e ci siamo isolati in Europa senza ottenere alcun risultato".

Con gli sbarchi degli ultimi giorni, si è raggiunta la cifra record di 125.928 arrivi, almeno via mare, e nella notte al dramma si è aggiunta la tragedia: due autisti di un bus sono morti e 25 migranti sono rimasti feriti in un incidente stradale avvenuto sulla A1, e nord di Roma, durante il trasferimento da Porto Empedocle in un centro di accoglienza in Piemonte. 

C'è una "situazione ingestibile e rivolte a Lampedusa - continua Bonaccini - nessun piano di accoglienza concordato con le Regioni, scaricabarile sulle città e i sindaci, nessuna strategia e servizi di accoglienza e inclusione, comunità più insicure" quindi "un bilancio fallimentare", conclude Bonaccini. 

Intanto il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega, Matteo Salvini, ha parlato di "atto di guerra. Di fronte all’arrivo di migliaia di persone non si può parlare di episodi spontanei e isolati" e aggiunge "questi sbarchi sono voluti e organizzati e rappresentano il simbolo di un'Europa a guida socialista, lontana dalle esigenze dei cittadini, a partire da quelli italiani". Salvini oggi torna in aula per il processo Open Arms. 

Non si fanno attendere le reazioni: "L’Europa a guida socialista? - ha scritto sui twitter la parlamentare europea ed ex vicepresidente dell'Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini - perché il Ppe è di sinistra? Non lo sapevo. E in Consiglio non sapevo ci fossero solo Governi socialisti. Guarda un po’. Ad ogni modo con questi attacchi sicuramente l’Europa viene in vostro aiuto. Complimenti! Avanti con la propaganda".

Minori stranieri non accompagnati

C'è poi la questione dei più giovani. Il 9% dei minori stranieri non accompagnati sul totale nazionale si trova in Emilia-Romagna. Si legge in una nota, è il dato principale che emerge dalla relazione sull'attività svolta nel 2022 presentata dalla Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza Claudia Giudici nel corso della commissione Parità, presieduta dal consigliere di Emilia-Romagna Coraggiosa Federico Amico.

Al 31 luglio di quest'anno "l'Emilia-Romagna ha accolto 1.718 minori stranieri (per l'87% maschi e per il 13% femmine) non accompagnati, ovvero quasi il 9% del totale nazionale, diventando la terza regione italiana per accoglienza dopo Sicilia e Lombardia (che però ha 10 milioni di abitanti a fronte dei 4,2 milioni dell'Emilia-Romagna)", riferiscono. Di questi minori, "136 si trovano in provincia di Reggio Emilia, quasi tutti nel Comune capoluogo (a fronte di 21 posti disponibili nel sistema di accoglienza provinciale), 235 sono a Modena e 482 a Bologna

Amico evidenzia che "a Reggio Emilia, a fine 2021, i minori stranieri non accompagnati erano 80, per poi arrivare ai 136 di oggi, mentre in regione nel 2022 sono raddoppiati, per un totale di 1.814, e questo incremento impressionante sta avvenendo nel totale disinteresse del Governo, che scarica sui Comuni il peso della gestione economica e organizzativa di un fenomeno inedito". Tornando ancora più indietro nel tempo, il presidente della commissione ricorda che "nel 2017 erano circa 1.000 i minori presenti sul territorio regionale, scesi a poco più di 550 nel 2020 e arrivati a 926 nel 2021". Secondo Amico, dunque, "le cifre attuali dimostrano come il Governo Meloni non stia risolvendo alcunché, né stia programmando soluzioni". Da parte sua, il consigliere si dice convinto che "la complessità e le implicazioni di tutto ciò che accade in Italia e coinvolge minori non possano essere affrontate con delle semplificazioni". A titolo d'esempio, Amico afferma che "spettacolarizzare l'intervento a Caivano e assistere al successivo e repentino ripristino dell'illegalità la dice lunga sull'inutilità degli slogan e delle boutade della destra. Rispondere con l'inasprimento delle pene ed evocare addirittura la 'galera' per ragazze e ragazzi- conclude- sono frasi ad effetto e aberranti che nulla risolvono.

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