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Lunedì, 2 Ottobre 2023
Politica

Militari italiani feriti in Kosovo, Bignami: "Vicinanza, grazie per il lavoro che svolgono ogni giorno"

34 soldati sono rimasti feriti negli scontri con i dimostranti. 14 sono italiani e alcuni sono gravi anche se non in pericolo di vita

"La mia vicinanza ai militari Nato Kfor italiani, ungheresi e moldavi rimasti feriti nel nord del Kosovo a seguito dei gravi scontri con i dimostranti serbi. A loro un pensiero sentito di rapida guarigione e un ringraziamento per il lavoro che svolgono ogni giorno." Così il viceministro di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami. 

34 soldati della Kfor, la forza militare internazionale guidata dalla Nato, sono rimasti feriti negli scontri con i dimostranti serbi a Zvecan. 14 sono italiani e alcuni sono gravi anche se non in pericolo di vita. Negli scontri sarebbero rimasti feriti anche 52 serbi

"Vicinanza e gratitudine" anche dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni che esprime anche a nome del Governo "la più ferma condanna dell'attacco avvenuto a danno della missione KFOR che ha coinvolto anche militari di altre Nazioni. Quanto sta accadendo è assolutamente inaccettabile e irresponsabile. Non tollereremo ulteriori attacchi nei confronti di KFOR. È fondamentale evitare ulteriori azioni unilaterali da parte delle Autorità kosovare e che tutte le parti in causa facciano immediatamente un passo indietro contribuendo all'allentamento delle tensioni. L'impegno del Governo italiano per la pace e per la stabilità dei Balcani occidentali è massimo e continueremo a lavorare con i nostri alleati. Confermo ai militari italiani la mia vicinanza e la forte gratitudine del Governo per la straordinaria professionalità e l'encomiabile spirito di servizio che dimostrano in ogni circostanza". 

Cosa succede in Kosovo 

I nazionalisti serbi della frangia che volevano impedire l'insediamento di sindaci di etnia albanese in alcuni comuni, sono stati affrontati dai militari della Kfor - Kosovo Force - , dopo avvertimenti e appelli per la rimozione dei blocchi che impedivano anche il movimento dei mezzi della polizia locale.
I serbi hanno reagito con lancio di molotov.  Gli italiani feriti appartengono al 9° Reggimento alpini L'Aquila. 

Gli scontri di questi giorni non possono non far tornare alla mente il sanguinoso conflitto, tra febbraio 1998 e il giugno 1999, una guerra civile che contrappose gli eserciti della vecchia Federazione e l’UCK e indipendentista kosovaro-albanese. Si contarono poco meno di 14mila morti. 

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