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Mobilità. Colombo rifiuta dialogo con cittadini, Bolognattiva: "No trasparenza"

Sul progetto del People Mover l'assessore alla Mobilità non apre ai rappresentati di Bolognattiva, l'associazione sul piede di guerra: "Mancanza di trasparenza...eppure i soldi non arriveranno dalla tasche dei Bolognesi?"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Oltre ai ragazzi del TPO, anche BolognAttiva era presente al dibattito di venerdì scorso sulle infrastrutture col Ministro Matteoli e gli amministratori locali, organizzato alla Festa dell'Unità.

BolognAttiva ha silenziosamente esposto per tutto il tempo del dibattito uno striscione che riporta esattamente il messaggio affisso nei grandi manifesti  pubblicitari che si trovano all'entrata della kermesse democratica.

"Siamo profondamente delusi ed amareggiati - si legge nel comunicato di Bolognattiva - nel constatare che l'assessore alla Mobilità di Bologna, Andrea Colombo, abbia esplicitamente e pubblicamente rifiutato la nostra proposta di aprire un tavolo di confronto coi cittadini e coi tecnici per valutare se il People Mover sia la soluzione migliore per unire la stazione centrale all'aeroporto."

Il Ministro  Matteoli ad analoga richiesta - per discutere sui nodi nevralgici della  mobilità e grandi opere della Regione, pervenuta da Venturi - ha invece risposto positivamente. "Siamo al paradosso - afferma Bolognattiva che aggiunge - riteniamo inaccettabile e lontano da un livello minimo di trasparenza  l'affermazione dell'assessore Colombo sul Project Financing che a suo dire non comporterebbe nessun rischio per le tasche dei cittadini  bolognesi."

Nella nota si legge ancora: "L'assessore omette di citare il ruolo della società Marconi Express che dovrà gestire l'opera ed i relativi rischi d'impresa dove il socio pubblico di minoranza ATC (leggasi Comune di Bologna, quindi i cittadini/e bolognesi) sarà costretto dopo pochi anni ad acquistare il 100% delle azioni assumendosi interamente l'onere. Chi pagherà quelle  azioni? Riuscirà il Comune di Bologna a far fronte ad eventuali debiti  di gestione e se si, in che modo?"

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