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Monghidoro, il sindaco Panzacchi: "Una nuova bretella per incentivare lavoro nel territorio"

L'INTERVISTA AL PRIMO CITTADINO. Barbara Panzacchi ha le idee chiare: "Servono progetti mirati che rilancino il territorio e attirino investitori e riqualificano l'Appennino..."

Barbara Panzacchi, sindaco di Monghidoro, da qualche mese è anche presidente dell'Unione Valli Savena - Idice. Eletta primo cittadino nel 2016, ha da subito puntato l'attenzione su temi 'caldi' per l'Appennino Bolognese. L'abbiamo incontrata per fare un punto della situazione su lavoro, mobilità e dissesto idrogeologico, da sempre criticità del territorio.

Panzacchi, Monghidoro sul piano lavorativo ha subìto un duro colpo con la vicenda della Stampi Group. Imprenditori importanti hanno poi investito nel territorio, ma la carenza di impiego è forte. Cosa fare per generare nuovo lavoro?

"Tra  i principali problemi del territorio c'è sicuramente la mancanza di lavoro. Dopo la chiusura della Stampi Group c'è stata una ripercussione a catena nel territorio, anche se la struttura a ottobre andrà all'asta solo come attività produttiva. L'intento infatti, è quello di promuovere e incentivare nuovi imprenditori  in Appennino. Nel contempo però, dobbiamo dare atto a chi ha già deciso di investire a Monghidoro, infatti ha aperto la Caima srl, e ci sono anche attività e imprenditori monghidoresi che si sono impegnati a tal punto da riuscire a offrire lavoro, essendo presenti anche a Bologna. L'augurio è che sempre più persone vengano a investire in questo territorio, anche perché nel corso del tempo sono state messe in campo una serie di azioni e sinergie che puntano a incrementare le nuove attività. Solo così di potrà nuovamente sviluppare il lavoro in Appennino. Credo anche che possa, anzi debba, essere sviluppata ancora di più l'agricoltura e il suo rapporto con il biologico visto che Monghidoro, così come Loiano e Monterenzio, sono i Comuni più vocati del territorio e della Regione al bio".

Parliamo della viabilità. Il territorio e l'Appennino in generale hanno grandi potenzialità, ma spesso strade e i collegamenti destabilizzano investitori e anche turisti...

"Sulla viabilità stiamo lavorando con altri sindaci per vedere di agevolare tutti con una bretella che può anche attrarre attività e turismo sul territorio. Un  progetto che coinvolge tutti i Comuni della Valle del Savena, quali  Pianoro, Monzuno, Loiano, Monghidoro, San Benedetto e Sasso marconi, Infatti, con la nuova bretella si agevolerebbe il collegamento tra Pianoro e Sasso Marconi, e quindi con il nodo autostradale. Abbiamo già interessato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la sua realizzazione, e abbiamo già avuto  un incontro anche con la Regione e Città Metropolitana. Si tratta di una strada che farebbe riferimento alla Città Matropolitana in quanto ex provinciale".

Tema caldo è il dissesto idrogeologico, con il quale il territorio ha fatto i conti in inverno ma anche nelle scorse settimane. Cosa fare per limitare danni e disagi?

"Per quanto riguarda il dissesto invece, come abbiamo potuto notare tutti gli eventi meteorologici che fino a poco tempo fa definivamo eccezionali oggi non lo sono più, anzi sono diventati ordinari. Questi, insieme a una manutenzione del territorio sempre più complicata, generano problemi. Come amministrazione abbiamo finito di mettere a posto le frane dell’anno scorso e poco dopo se ne sono create altre sette. Parliamo di frane che finiscono sulle strade, e per i Comuni piccoli come il nostro reperire fondi è sempre più complicato. E' per questo che voglio ringraziare pubblicamente la Regione, la Bonifica Renana, l'Unione dei Comuni e la Protezione Civile che sono prontamente intervenuti , ma tutto questo non è bastato. Come Comune abbiano acceso anche un mutuo, non votato dalla minoranza in consiglio comunale e deliberato a fine maggio, che serve alla riparazione e manutenzione di strade e dissesti. Sono circa 150mila euro che serviranno a rimediare alle frane già in atto, e per la strade dove ci sono smottamenti. Quella del dissesto idrogeologico è una situazione delirante, e dai bilanci ordinari è impossibile reperire fondi. Se non avessi avuto l'aiuto di tutti gli enti sopracitati nel nostro Comune, oggi, non si circolerebbe più".

Un obiettivo per lei importante che non ha ancora raggiunto? 

"Tra i vari obiettivi che ho a cuore sicuramente c'è la riqualificazione dell'ex discoteca di Monghidoro. Questo era un centro di aggregazione che richiamava giovani e meno giovani, e che da più di dieci anni è in stato di abbandono. Vorrei riqualificare quello stabile creando una sala polivalente che possa essere utilizzata dai giovani che non hanno un luogo di ritrovo, ed essere sfruttata per eventi e manifestazioni anche in caso di maltempo, per mostre, proiezioni fotografiche, concerti e convegni. Come amministrazione abbiamo partecipato a un apposito bando, e siamo in attesa dei risultati per capire se avremo dei fondi a disposizione o meno per questo progetto".

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