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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Nuova moschea in via Agucchi, Lepore: “Noi non sappiamo nulla”

E' la leghista Borgonzoni a sollevare la questione in consiglio: "In un articolo si parla di nuova moschea in via Agucchi. Vogliamo delucidazioni sulle parole di Parracino"

La Lega Nord presenta la domanda in consiglio: c’è preoccupazione, da parte di Lucia Bergonzoni e degli altri consiglieri del Carroccio sulle parole rilasciate alla stampa da Daniele Parracino, ex vice presidente del Centro di cultura islamica, che annuncia una nuova moschea in via Agucchi.
La Borgonzoni si riferisce a un articolo pubblicato su un quotidiano il 24 gennaio, nel quale Daniele Parracino, ex vice presidente del Centro di cultura islamica, diceva: “Manca una firma e  poi Bologna avrà la sua nuova moschea. È quasi tutto pronto: c’è lo statuto della futura fondazione e la trattativa sull’acquisto dell’immobile è a un passo dalla chiusura, Sarà in via Agucchi”.

LEPORE FA CHIAREZZA. Matteo Lepore, assessore agli Affari istituzionali, ha risposto “Confermo quanto lo stesso  dottor  Parracino ha detto nell'articolo ovvero che il Comune non è a conoscenza del progetto di moschea che è stato presentato in quell'intervista.  Per  quanto riguarda il ‘progetto di una moschea in ogni quartiere’  non  mi  risulta che la giunta stia lavorando ad un progetto di questo tipo.

LA PREOCCUPAZIONE DELLA LEGA. “Chiedo al Signor Sindaco e all’amministrazione – incalza la consigliera leghista - se sono al  corrente  del progetto apparso sull'articolo e in caso di risposta  affermativa,  si  chiede  se  tale  moschea  rientra  tra il progetto di  cui  da  tempo si sente parlare, ovvero di avere almeno una moschea in ogni quartiere; se  non  ritenga  importante  effettuare  un  censimento  degli islamici praticanti  presenti  in  città  tenuto conto della notevole presenza di centri culturali in città; se non  ritenga opportuno effettuare una ricognizione tra gli immobili messi a disposizione  dall'amministrazione  alle  associazioni tra cui quella della  Fraternità che risulta scaduta in data 25 febbraio 2011 e se  l'Associazione  ha lasciato i locali e, in caso di risposta negativa, quando  verranno  lasciati  e  se è  intenzione  dell'amministrazione assegnare loro una nuova sede e dove”. La Borgonzoni chiede delucidazioni anche  relativamente  alle dichiarazioni di Paraccino laddove afferma che " La fondazione ci mette al riparo da qualunque tipo di  problema"  e se  è possibile contravvenire al Piano Regolatore Vigente”.

NESSUNA CONVENZIONE PER L’IMMOBILE. “L'associazione  della  Fraternità – continua Lepore -   che   ha   avuto   un  rapporto  con l'Amministrazione attraverso una convenzione che lei ricorda essere scaduta (e  glielo  confermo).  Voglio  però  precisare  che  si sta parlando di un prefabbricato  in  via Terracini che era stato assegnato all'associazione e che  era  legato  anche ad un'attività di un centro per immigrati che poi è stato  chiuso.  Attualmente è rimasto solo questo prefabbricato all'interno del  quale  questa  associazione svolge momenti di preghiera ed attività ad esso  legati. Non c'è intenzione di rinnovare questa convenzione, ma quello di  collaborare  per  trovare  eventualmente  un  altro  luogo  per le loro attività di preghiera”.

L’ASSESSORE “BACCHETTA” LA BORGONZONI. Lei cita la frase del dottor Parracino: "La fondazione ci  mette al riparo da qualunque tipo di problema" e poi si domanda se "può contravvenire  al  Piano  Regolatore Vigente"... ovviamente non so come una frase  del  dottor  Parracino  possa  cambiare il Piano regolatore vigente, forse  intendeva  domandare  se  con  la  fondazione  l'associazione  possa rimanere  in  quel  luogo  e  costruire una moschea anche se è previsto uno sviluppo  urbanistico  di  altro  tipo.  Le  posso  dire che  le previsioni urbanistiche saranno rispettate e non saranno date deroghe in quel luogo. Infine,  il punto  secondo,  se  "non  ritenga  importante  effettuare  un censimento  degli  islamici praticanti presenti in città tenuto conto della notevole  presenza  di centri culturali in città" io non posso che ripetere quanto già detto ieri: sono sconcertato dalla richiesta che lei fa a questa Amministrazione  anche  perché  credo che  gli intenti della Lega nord non siano  di mero interesse sociologico.

NON ACCETTIAMO GLI INTENTI DELLA LEGA. Gli intenti della Lega nord in questo Paese sono ormai chiari e credo che non possano essere accettati da noi e dalla  nostra democrazia. Lei ha citato la nostra Costituzione e le ricordo come  alcuni punti  della Costituzione, in particolare gli articoli 2 e 3, sottolineino il fatto che tutte le persone non solo siano uguali davanti la legge  ma  debbono  essere  ritenute  con  pari dignità e non devono essere discriminate".
 

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