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'In piazza contro la moschea': presidio di Forza Nuova

E' prevista la partecipazione del segretario nazionale Fiore e del segretario regionale del Partito Anti Islamizzazione De Tomasi

"Sabato andrà in scena a Bologna l'ennesima battaglia che Forza Nuova ha deciso di combattere, contro una giunta, che è in guerra contro i suoi stessi cittadini". Lo scrive Forza Nuova Bologna, annunciando il presidio che si terrà in Piazza San Domenico sabato 5 ottobre, a partire dalle 17.30, e che vedrà la partecipazione del segretario nazionale Roberto Fiore e del segretario regionale del Partito Anti Islamizzazione Andrea De Tomasi.

"Riteniamo non sia assolutamente prioritaria la costruzione di una moschea nella nostra città , che vede già una ventina di centri di preghiera islamici - si legge nella nota a firma dell'addetto stampa Stefano Colato - riteniamo un grande sfregio alla città che la questione non sia stata discussa nei dovuti modi ma resa nota alla cittadinanza a decisione ormai presa". 

Per i militanti di Forza Nuova "una moschea con minareto non è solo un luogo in cui i musulmani avranno la possibilità di pregare ma un vero e proprio avamposto di islamizzazione, una bandiera con la mezzaluna piantata nel cuore della nostra città, ma la cosa più grave è che sarà costruita con l'avallo della curia bolognese. Chi dovrebbe difendere la cristianità nella nostra città cosi presta il fianco a un fenomeno che vede già le tristi avvisaglie in molte capitali europee dove esistono già zone dove vige la sharia". 
L' appuntamento per tutti coloro che vogliono difendere le nostre tradizioni è sabato 6 ottobre alle 17.30 in Piazza San Domenico e

Da diverse settimane la formazione di estrema destra sta contestando l'allargamento del centro di cultura islamica di via Pallavicini, licenziata da palazzo d'Accursio. In particolare, il dipartimento femminile 'Evita Peron' ha affisso striscioni in diversi punti della città definendo l'arcivescovo Matteo Zuppi "eretico".  

Ma non è la sola battaglia che Forza Nuova sta portando avanti in città: da sempre schierati contro la teoria gender, l'ultima, come dimostra l'ennesimo striscione affisso a Budrio, contesta il riconoscimento da parte del comune di un bambino con due papà, annunciato sui social dal sindaco Maurizio Mazzanti: "E' ora di dire basta all'abominio che si sta perpetrando in Italia e che da ultimo è stato perpetrato anche a Budrio la settimana scorsa - scrivono in una nota le militanti - abbiamo nel territorio due persone che per natura non possono assolutamente procreare, che hanno pagato un biglietto aereo sono andati negli Stati Uniti ed hanno comprato un bambino, hanno fatto shopping in Fifth Avenue a New York". 

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