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M5S, 'La fiaba del consigliere piccolo piccolo": è scontro Piazza-Onofri

In una lettera aperta il consigliere del Navile Onofri ha criticato l'operato dei colleghi felsinei diventando forse dissidente in pectore. La risposta del destinatario Marco Piazza sotto forma di fiaba

"Il meetup è morto, e con esso il movimento di Bologna che è diventato un partito". In una lettera aperta il consigliere 5 Stelle del Navile Michele Onofri marca le distanze dai colleghi felsinei, diventando forse dissidente in pectore: "Decide tutto il segretario e il comitato centrale, il dissenso va combattuto, la disciplina di partito va fatta rispettare, i non allineati vanno trattati come nemici, le critiche vanno criminalizzate, la diversità delle idee va ridotta a un pensiero unico".

Non tarda a rispondere Marco Piazza, eletto a Palazzo d'Accursio, ​sotto forma di fiaba dal titolo 'C’era una volta un consigliere piccolo piccolo' pubblicato sul sito del Movimento bolognese - anche se si sottolinea che ogni riferimente a fatti o persone è puramente casuale -.

"Aveva alcune buone qualità. Era consigliere del Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it… ma con Beppe spesso non era d’accordo, il co-fondatore Casaleggio per lui era un dittatore, la vera natura dello staff era becera e antidemocratica, i suoi colleghi del territorio erano arrivisti che sbagliavano tutto, il metodo non gli andava bene…. ma era e restava consigliere del Movimento di Beppe Grillo. Aveva alcune buone qualità, magari non la coerenza, ma alcune buone qualità.

Quando doveva mantenere il ricatto della sua gang: “o ci date il controllo dello strumento informatico o vi attacchiamo sui giornali” ecco in quello era coerente, ma era una ben triste eccezione lasciatemelo dire.

E sui giornali ci andava e per i giornaletti che vogliono solo criticare il Movimento era un punto di riferimento. Non che fosse difficile, basta una poltiglia surreale che i giornaletti critici del movimento ci si buttano. Per esempio un giorno che i suoi colleghi si erano preparati per settimane e avevano fatto interventi magistrali in diversi consessi istituzionali comparando bilanci, portando evidenze, studiando progetti… il giorno dopo sui giornali c’era solo lui con un testo scritto in 10 minuti. Visto che bella qualità?
Ok ok il testo denigrava e infangava per l’ennesima volta il movimento al quale apparteneva, ma poco importa. I giornali pubblicano qualunque cosa senza verificare, anche se dici che il sole sorge a ovest. Basta che sia critica.
E così in una città dove anche i sassi (e persino i giornalisti) sapevano che i consiglieri del M5S andavano davanti ai cittadini a relazionare e a sottoporsi a un fuoco di fila di domande aperte a tutti OGNI MESE (il primo mercoledì), viene serenamente pubblicata l’accusa della mancata relazione semestrale. Il consigliere piccolo piccolo non relazionava davanti ai cittadini da 8 mesi e 24 giorni (OTTO MESI e VENTIQUATTRO giorni) ma criticava i suoi colleghi di non incontrare i cittadini. Aveva alcune buone qualità, magari non la memoria, ma alcune qualità.

In una città dove anche le zucche vuote di halloween sapevano che ogni mese (il secondo mercoledì) il M5S faceva assemblee aperte a tutti i cittadini e a tutti i cittadini per ascoltarne le proposte e realizzare la partecipazione diretta alla politica come non si è mai vista, si può far finta che tutto ciò non avvenga e far pubblicare sui giornali che non c’è contatto con i cittadini. Aveva alcune buone qualità ma non quella di riportare le cose come stanno…

Aveva alcune buone qualità, ma non quella tipica del M5S di parlare delle cose solo se le si conosce bene. Lui criticava senza conoscere affatto quel che criticava. Infatti criticava la partecipazione…ma non aveva MAI partecipato. Criticava (senza citarle) le nuove assemblee, senza essersi MAI visto. Non andava bene. Punto e basta. Voleva un Movimento fermo (??!!)…fermo al 2009 o al 2010. Lì sì che c’era democrazia secondo lui. Mentre il mondo andava allo sfascio gli argomenti che impegnavano in quegli anni erano i dissidi interni tra singole persone, il numero di moderatori di un forum, le regole per eleggere chi doveva prenotare una sala… il tempo da dedicare alla politica era marginale e la partecipazione alle questioni concrete rasentava lo zero. Ma quello era il modello perfetto…aveva alcune buone qualità, ma era un inguaribile nostalgico.
Oggi centinaia di persone trovano vera partecipazione alla vita politica (quello per cui è nato il M5S) e usano le loro energie per fare proposte che i Portavoce portano nelle istituzioni. Questo avviene davvero come non era mai avvenuto. Ma il consigliere piccolo piccolo non lo sapeva, non lo voleva sapere!! Aveva buone qualità, ma le evidenze non le voleva vedere.
Per lui il contatto diretto dei Portavoce con i cittadini e i gruppi di lavoro, senza organismi intrermedi era un “partito”. Invece un’assemblea chiusa con tanto di presidente, che decide regole anche contrarie a quelle del Movimento a cui i portovoce devono sottostare…ecco questo va bene e non è un partito. Aveva alcune buone qualità, ma su cos’è un partito aveva le idee molto confuse.
Era piccolo piccolo… e aveva alcune buone qualità. Magari non utili alla politica e al M5s, ma le aveva
".

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