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"Ordinanza barbecue", battibecco social Lepore-Salvini. Il sindaco: "Anche in città e regioni della Lega"

Lo scrive sui social il sindaco rispondendo a un twitt sardonico "dell'altro Matteo"

"Salvini mi attacca per un’ordinanza in vigore in diverse città e regioni padane governate dalla Lega. Sono vietate le combustioni all’aperto quando si superano le emissioni nocive nell’aria in singole giornate, per la salute". Lo scrive sui social il sindaco di Bologna, Matteo Lepore rispondendo a un twitt sardonico "dell'altro Matteo". 

"Quella che chiama ordinanza anti-barbecue è in realtà l’applicazione a livello comunale di una norma regionale per il miglioramento della qualità dell’aria" spiega Lepore, sottolineando che la norma non esiste solo inl’Emilia Romagna "ma anche per le regioni di destra Lombardia,Veneto e Piemonte. Tutte richiamano l’Accordo che queste regioni hanno stipulato con il ministero dell’Ambiente per contenere l’inquinamento dell’aria e tutelare la salute dei cittadini". 

Il divieto di accendere griglie e barbecue all’aperto quando i livelli di polveri sottili sono alti è stato oggetto di diverse canzonature: "Non è questione di destra o di sinistra - aggiunge il sindaco - L’ordinanza ha lo stesso contenuto in tutti i comuni che la adottano, non solo Bologna e Milano, ma anche nelle città governate dalla destra, come Ferrara e Treviso, ad esempio. 'Quella di non prevedere deroghe specifiche all’ordinanza sulle misure di contenimento delle polveri sottili è una scelta di responsabilità e coerenza'. Queste parole sono parole di buon senso. Non le ho pronunciate io, ma il sindaco di Treviso, Lega". 

Barbecue: tutte le regole da seguire

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