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Tasse, Gottarelli: "Un 72% non è un aiuto per chi lotta ogni giorno"

Il candidato FI alle Europee: "Democrazia fiscale in Europa. Il dato relativo all'imposizione fiscale a Bologna e in Italia, nel complesso, non e' paragonabile a quello degli altri Stati membri"

Paolo Gottarelli, candidato FI alle Europee 2014: "Che un artigiano bolognese debba lavorare fino al 29 settembre solo per pagare le tasse e' un fatto inaccettabile". Il commento è sui  dati sulla tassazione a Bologna diffusi dallo studio di Cna. "Una tassazione pari al 74,2%, con uno sconsiderato aumento di quella locale, non puo' certo considerarsi un aiuto per chi, assumendosi i suoi rischi, lotta ogni giorno per non soccombere alla crisi. Le cose devono cambiare e le elezioni europee sono un'occasione importante per farlo".

Spiega infatti Gottarelli: "Uno dei punti cardine del mio programma sta proprio nell'attuazione della democrazia fiscale in Europa. Il dato relativo all'imposizione fiscale a Bologna e in Italia, nel complesso, non e' paragonabile a quello degli altri Stati membri. Ecco perche' bisogna allineare la tassazione dei Paesi dell'Unione imponendo un differenziale massimo del 5%. L'Europa, in questo puo' giocare un ruolo chiave e solo contando di piu' in Europa sapremo trarre vantaggi anche in Italia e a Bologna".

Inoltre, "non dimentichiamo che anche l'Istat, oggi, analizzando il Pil del primo trimestre 2014 ha dimostrato che le aspettative raccontate dal Governo sono solo favole. Solo nel libro dei sogni di Renzi, infatti, esisteva una previsione di crescita del +0,8%. La realta', purtroppo, e' ben diversa e quello che ci consegna e' un altro segno meno per la nostra economia: -0,1%. L'unica strada per incoraggiare la ripresa del nostro paese e' abbassare le tasse, ma il Governo e le amministrazioni locali sembrano sorde a questo richiamo", conclude Gottarelli.



 

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